Pace, green deal e Ue. Ecco cosa si sono detti Orban e Salvini

Il premier ungherese Viktor Orban ha incontrato Matteo Salvini nella sede del ministero delle Infrastrutture. "È sempre bello stare in compagnia di un collega patriota!", ha tweettato poco dopo

Pace, green deal e Ue. Ecco cosa si sono detti Orban e Salvini
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"È sempre bello stare in compagnia di un collega patriota! Oggi a Roma ho avuto colloqui produttivi con il mio amico Matteo Salvini". Il premier ungherese Viktor Orban commenta così su X l'incontro avuto questa mattina con il vicepremier e leader della Lega nella sede del ministero delle Infrastrutture.

"Siamo uniti nel nostro impegno a difendere le nostre nazioni e a costruire un'Europa forte di Stati sovrani", conclude Orban nel suo tweet dopo aver salutato Matteo Salvini con un caloroso abbraccio. Il premier ungherese, che ieri ha incontrato Papa Leone XIV e Giorgia Meloni, all’uscita dal ministero non ha rilasciato alcuna dichiarazione evidentemente irritato con la stampa italiana per come è stata presentata la sua due giorni romana. Dal Carroccio fanno sapere che "l'affettuoso incontro" tra i due leader è stata l’occasione per "fare il punto sulla situazione internazionale, con riferimento alle infrastrutture e agli equilibri geopolitici". Nel corso di circa un'ora sono stati trattati vari temi "come la pace, la dura critica al green deal e alle politiche suicide dell'Unione europea" e vi è stata "massima sintonia sul contrasto all'immigrazione clandestina". Salvini e Orbán, infine, "si sono soffermati davanti al plastico del Ponte sullo Stretto, collocato all'ingresso del Ministero: è un'opera che crea aspettative e curiosità anche a livello internazionale". Il vicepremier e ministro del Mit ha invitato il premier ungherese a partecipare "all'avvio dei cantieri".

Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, fermato dai giornalisti, ha commentato: "Orban è andato pure dal Papa e allora significa che il Papa la pensa come Orban? In politica internazionale non è che si parla solo con chi la pensa come noi". E ha aggiunto: "Sì, io ho una visione diversa da Orban. Non è che avere un colloquio significa pensarla alla stessa maniera. Non è che quando io incontro il ministro degli Esteri della Cina comunista divento comunista".

Il titolare del Viminale ha poi concluso: "E conoscendo la Meloni, lei è in linea con se stessa non con gli altri. Che Giorgia Meloni faccia quello che dicono gli altri, mi pare strano. E' una che ha le sue idee e va per la strada sua, la conosco abbastanza ben".

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