Qatargate, sigilli all’ufficio dell’assistente dell’europarlamentare dem Andrea Cozzolino

Fonti parlamentari riferiscono che anche l'ufficio dell'assistente dell'europarlamentare del Pd Andrea Cozzolino sarebbe tra quelli interdetti dalla procura

Qatargate, sigilli all’ufficio dell’assistente dell’europarlamentare dem Andrea Cozzolino

Emergono nuove notizie dalle indagini condotte dalla procura belga per la presunta corruzione ai danni del parlamento europeo, che vede già quattro persone agli arresti, tra le quali Eva Kaili, vicepresidente decaduto del Parlamento. L'agenzia Ansa rivela che secondo fonti parlamentari sono stati messi dei sigilli anche negli uffici di alcuni eurodeputati a Strasburgo nell'ambito dell'inchiesta Qatargate. Tra gli uffici a cui è stato interdetto l'ingresso, si apprende ancora, quello dell'assistente dell'eurodeputato Pd Andrea Cozzolino.

L'esponente del Partito democratico in Europa questo pomeriggio aveva già annunciato la sua auto-sospensione dal gruppo S&D, i socialisti europei, insieme a Marc Tarabella, Marie Arena e Pietro Bartolo. Andrea Cozzolino si è dimesso da coordinatore delle urgenze S&D. Al momento, Andrea Cozzolino non risulta indagato ma il suo collaboratore Francesco Giorgi, che in passato è stato collaboratore di Antonio Panzeri, risulta tra le persone fermate sabato scorso dalla polizia belga. L'ambito operativo di Giorgi, stando alle informazioni emerse, non sarebbe stato pertinente con i rapporti col Qatar. Il collaboratore veniva impiegato nei rapporti dell'Ue con i Paesi del Maghreb (Marocco, Tunisia, Algeria), visto che Cozzolino è presidente della delegazione Ue per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo, comprese le commissioni parlamentari miste Ue-Marocco, Ue-Tunisia e Ue-Algeria.

Lo stesso Andrea Cozzolino, lo scorso sabato, ha votato la risoluzione con la quale il parlamento europeo "deplora la morte di migliaia di lavoratori migranti e gli infortuni subiti dai lavoratori durante i preparativi per i Mondiali". Lo scandalo è destinato ad allargarsi ulteriormente ma si attende mercoledì, quando le quattro persone ancora agli arresti verranno ascoltate dai giudici di Bruxelles.

Il cosiddetto Qatargate, come ha spiegato Roberta Metsola nell'apertura della plenaria, indica che "il parlamento europeo è sotto attacco, la democrazia europea è sotto attacco, il nostro modo di vivere una società aperta, libera e democratica è sotto attacco".

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