Europa

"Rafforzare i controlli alle frontiere". Scholz studia la "blindatura" dei confini tedeschi

Il cancelliere tedesco cala nei sondaggi e pensa di bloccare i confini italiani e polacchi. La Germania ora spinge per i rimpatri seguendo il modello italiano

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In campagna elettorale vale tutto e la Germania si sta improvvisamente scoprendo sovranista, forse perché il gradimento in Germania per il governo è ai minimi storici. Il Paese che pretende l'accoglienza europea, che paga le Ong che portano i migranti in Italia con le navi battenti bandiera tedesca, ha annunciato ufficialmente che potrebbero presto aprirsi discussioni a livello parlamentare e governativo sul rafforzamento della chiusura dei confini del Paese, non solo verso l'Italia ma anche verso la Polonia. È stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a spiegarlo in un comizio della Spd a Norimberga.

Il numero uno del governo tedesco, infatti, ha anticipato la sua disponibilità a rafforzare i controlli alle frontiere per fare schermo ai migranti irregolari in arrivo in Germania, nel quadro del dibattito aperto nel Paese per un accordo fra le diverse forze politiche moderate. L'obiettivo è quello di limitare il numero di richiedenti asilo in Germania che, spiega, "è aumentato drammaticamente". Quello che intende fare Scholz non è diverso dal progetto che sta portando avanti il governo italiano, con la differenza che il nostro Paese non ha la possibilità di chiudere le sue frontiere. "La Germania è impegnata a garantire il diritto all'asilo", ha affermato il cancelliere ma "coloro a cui è stata respinta la richiesta o che hanno commesso reati devono essere rimpatriati".

Si tratta dello stesso approccio italiano, quello che la sinistra d'opposizione sta contestando con il solito metodo ideologico e poco edificante al quale ha abituato negli ultimi anni. Chissà se accuseranno anche Scholz di razzismo. Ma al di là di questo, il piano della Germania verrà portato avanti con le frontiere quasi bloccate mentre i migranti vengono mandati in Italia dallo stesso governo di Scholz, che ha finanziato per 790milla euro una Ong che opera nel Mediterraneo e come le altre pretende i porti nel nostro Paese.

Nei primi otto mesi dell'anno sono state registrate in Germania 204mila richieste di asilo, il 77% in più rispetto allo scorso anno. Dall'Ucraina, sono arrivate più di un milione di persone. "Se non vogliamo che i populisti di destra sfruttino la crisi dei migranti, i partiti democratici hanno l'obbligo di trovare soluzioni", ha dichiarato il leader dei Verdi tedeschi, e ministro dell'Economia, Habeck, in una intervista al gruppo editoriale Redaktionsnetzwerk Deutschland.

Certo che se si guardano i sondaggi di gradimento di Olaf Scholz, forse è comprensibile il motivo per il quale ora il cancelliere se,bra aperto a una discussione sulla chiusura ai migranti. Il governo di centrosinistra cancelliere, infatti, è sceso ai minimi secondo un sondaggio dell'istituto demoscopico Insa: il sostegno ai socialdemocratici (Spd) di Scholz è calato al 17%, ed è ora 8.7 punti sotto il risultato ottenuto alle elezioni federali di due anni fa.

La politica ideologica e progressista che sacrifica le culture e le identità nazionali in favore dell'importazione di nuove culture a discapito dell'integrazione non funziona. Scholz sembra essersere accorto, a quando un ravvedimento della sinistra italiana?

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