La festa di Atreju. Rama: "Italia paese fratello". Musk: "Fate figli". E Sunak: "Stop ai trafficanti"

Il premier albanese Edi Rama, ospite ad Atreju, difende l'accordo con l'Italia sulla gestione dei migranti: "Italia paese fratello"

La festa di Atreju. Rama: "Italia paese fratello". Musk: "Fate figli". E Sunak: "Stop ai trafficanti"
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La terza giornata di Atreju, quella dedicata agli ospiti internazionali, inizia col botto. La sala Emanuela Loi accoglie calorosamente Giorgia Meloni che, arrivata per seguire i dibattiti con il premier albanese Edi Rama e con il patron di X Elon Musk, riceve subito una standing ovation.

"Ritengo che si è fatto un rumore sproporzionato sulla storia di questo accordo, naturalissimo... nessuno si deve meravigliare o spaventare o sorprendere quando facciamo accordi di comune intendimento e beneficio", spiega Rama riferendosi all'intesa sui migranti raggiunta con l'Italia. Il premier albanese considera "un onore dare una mano quando l'Italia ce lo chiede" e descrive come l'Albania come "un amico speciale dell'Italia". E aggiunge:"Dobbiamo fare di tutto per essere il Paese fratello d'Italia". Secondo Rama, l'Albania è un Paese europeo anche se non fa parte dell'Ue e, in maniera caustica, ribadisce: "Questo non lo decide Bruxelles ma la geografia". E, di fronte alle critiche che l'Italia ha ricevuta per aver stipulato questo accordo, dice: "Se lo facesse la Francia nessuno si scandalizzerebbe, anzi diremmo finalmente la Francia sta facendo qualcosa in più".

Durissimo il commento verso coloro che "fanno la morale" e che, finora, non ha fatto niente: "Io dico o ci dite come fare meglio o state zitti". Rama ha, poi, ricordato l'aiuto che l'Italia ha dato agli albanesi quando scappavano da Tirana e in occasione del terremoto. "Cosa hanno chiesto all'Albania? Soldi? No, lo hanno fatto e sono andati via. Quindi perchè dovevamo chiedere soldi all'Italia?", ha sentenziato Rama che sull'accordo ha aggiunto: "Se funzionerà sarà un bene, sennò avremo fatto tutto per farlo funzionare".

Rama non si dice preoccupato per lo stop deciso dalla Corte costituzionale albanese:"perché per la Costituzione è automatico sospendere un accordo per prenderlo in considerazione prima della ratifica del Parlamento". Il premier albanese, pertanto, si dice"fiducioso perché l'accordo non ha nulla di incostituzionale" e ritiene che prima di marzo arriverà la decisione perché "bisogna che entrambi i governi sappiamo se possono andare avanti o no". Rama chiede"rispetto" e respinge con decisione ogni paragone tra l'Albania e Guantanamo. A chi paragona l'accordo fra Italia e Albania sui migranti a "Guantanamo" è bene ricordare che serve rispetto. Su Giorgia Meloni dice che "è andata contro tutti i pronostici dell'apocalisse fascista" e, rivolgendosi direttamente a lei, aggiunge: "Stai facendo qualcosa di molto importante passando da un sovranismo nazionale a un sovranismo europeo". L'obiettivo dell'accordo comune è la lotta all'immigrazione clandestina e una gestione europea del fenomeno perché "o la gestiranno i criminali o le istituzioni". Il premier albanese, poi, non ha dubbi sul fatto che "più grande e indiscutibile leader della sinistra" sia Papa Francesco. E poi precisa: "Parlo della sinistra europea e mondiale, non dico che devono scegliere il Papa come leader del Partito democratico".

Dopo una lunga attesa, Elon Musk sale sul palco di Atreju, con una dei suoi figli sulle spalle, un chiaro segnale del fatto che il tema della demografia è centrale per il patron di X."E' importante avere figli, senza figli non ci sono nuove generazioni", chiarisce subito il fondatore di Space X e di Tesla."Qualsiasi incentivo per sostenere i bambini è una mossa intelligente o le persone spariranno", è il pensiero di Musk che profetizza: "La Cina perderà il 40% "della sua popolazione" e ai leader di governo dice: "Assicuratevi di avere bambini per creare una nuova generazione". Musk sottolinea "l'importanza delle culture" e si dice preoccupato per il futuro del Giappone, dell'Italia e della Francia che rischiano di sparire "Dobbiamo mantenere ragionevolmente l'identità culturale dei Paesi, o - dice - quei Paesi non esisteranno più". Musk si dice favorevole all'immigrazione legale "che va aumentata" mentre bisogna "fermare quella illegale" e, pertanto, è benvenuto chi è onesto e chi "vuole entrare a far parte della cultura e lavora duro". Musk non sostiene che tutti gli immigrati illegali sono criminali, ma "se non c'è nessun filtro come fate a sapere chi sta arrivando?"

Sul tema dell'ambiente, Musk non ha dubbi: "Io ho agito, sono il più grande ambientalista ma la ricerca di un ambiente sostenibile è andata troppo oltre" perché gli ambientalisti "guardano all'umanità come una cosa cattiva" pensano che sia un male il fatto che nel mondo ci siano 8 miliardi di persone. E ancora: "Nei prossimi decenni porteremo nell'atmosfera miliardi di tonnellate di anidride carbonica ma non credo che questo distruggerà il pianeta". Musk non intende demonizzare l'Oil&Gas, nel medio termine, "ma dobbiamo preoccuparci e avere un futuro gradualmente più sostenibile". In sintesi, secondo il patron di X, bisogna prestare attenzione ai cambiamenti climatici a lungo termine, ma a breve termine i combustibili fossili sono necessari. L'intelligenza artificiale, secondo Musk, è"un'arma a doppio taglio, perché può fare qualsiasi cosa ma non ha una coscienza" e, perciò, è necessario regolamentarla "per assicurarsi che sia vantaggiosa". Un'ultima parte del dibattito è stata dedicata al tema della libertà d'espressione e, a tal proposito, Musk dice "Guardando la Disney di oggi, Walt si rivolterebbe nella tomba" e assicura: "Gli inserzionisti stanno tornando su X" perché "i pubblicitari fanno sempre così, si arrabbiano e poi si calmano e tornano".

Nel pomeriggio i lavori riprendono con l'ingresso in sala di Giorgia Meloni tornata insieme al premier inglese Rishi Sunak dopo un breve colloquio avuto a Palazzo Chigi al quale ha partecipato anche il premier albanese Rama. "Ora voglio dare il benvenuto al leader di una grande Nazione europea, un leader conservatore, un uomo, un leader con il quale ci siamo trovati sulle materie fondamentali di questo tempo e abbiamo costruito insieme un rapporto su alcune materie come l'IA, migrazione e famiglia, che sta dando i suoi frutti", ha detto il presidente del Consiglio italiano, interrotta inizialmente da una fragorosa ovazione dei giovani militanti, presentando Sunak che "ci ha fatto il grande regalo di essere qui". Il premier inglese ha ricambiato i complimenti descrivendo Giorgia Meloni come "la prima leader a rivitalizzare il suo Paese a livello internazionale e interno". E ha aggiunto: "Margaret Tatcher è stata un'ispirazione per lei", ricordando che, durante il loro incontro a Downing Street, gli scritti della statista conservatrice erano stati oggetto di confronto tra i due premier. Il feeling con la Meloni traspare chiaramente dalle parole di Sunak: "Con Giorgia abbiamo un'amicizia molto solida. Condividiamo valori, siamo atlantisti, conservatori, sosteniamo la Nato, e siamo contro l'aggressione della Russia all'Ucraina". Il tema centrale del suo intervento è stato ancora una volta l'immigrazione, un problema che va gestito "altrimenti i nostri Paesi saranno a rischio". E ha aggiunto: "Io e Giorgia Meloni lo stiamo facendo".

L'obiettivo è chiaro: "Dobbiamo essere noi a decidere chi può entrare nei nostri Paesi, non le gang di crinimali: per questo dobbiamo avere il controllo dell'immigrazione". Al termine del suo intervento, la Meloni ha abbracciato più volte Sunak che ha portato di nuovo sul palco, per un'ultima foto insieme alzando il braccio del leader conservatore in segno di vittoria.

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