Guido Crosetto "punge" la Bce direttamente dal suo profilo Twitter ove a lungo ha commentato dinamiche e prospettive riguardanti l'economia internazionale. Il Ministro della Difesa ha criticato il nuovo aumento dei tassi deciso dall'Eurotower non condividendo le conseguenze dell'ennesima virata restrittiva sui tassi, da 50 punti, decisa da Christine Lagarde.
Crosetto ha mostrato in due grafici gli effetti sull'aumento del rischio-Paese della quinta stretta monetaria della Bce da giugno a oggi: nel primo si mostra lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi, virato a quota 206 punti dopo settimane di discesa e nell'altro l'associato crollo del costo del Btp decennale stesso, scambiato su una base 116 sul prezzo di emissione (fatto 100) nel mercato secondario ieri e sceso a poco più di 113 oggi. L'altra faccia dell'aumento del premio al rischio sul Paese.
Oggi, per la precisione, lo spread Btp-Bund chiude in rialzo di 14,9 punti base, a quota 206,7, ai massimi dal 10 novembre, giorno in cui era in calo, in una seduta di vendite su tutti i bond europei, messi in ginocchio da una Bce aggressiva sui tassi. Il rendimento dei decennali italiani è balzato di 28,9 punti, salendo dello 0,289% al 4,139% dopo essersi in giornata spinto fino al 4,18%. L'aumento intra-day è ai massimi dall'inizio della pandemia di Covid-19 nella primavera 2020. Il debito italiano a causa delle vendite scatenate dalla svolta Bce ha sorpassato in rischio quello di Atene e chiude la giornata con tassi che lo ritengono più rischioso di quello greco su tutta la curva: sui 2 anni il Btp rende il 2,96% a fronte del 2,81% di Atene, sui 5 anni il 3,6% contro il 3,17% della Grecia mentre sui dieci anni Roma e Atene sono sostanzialmente: il 4,13% contro il 4,12%.
Crosetto non ci sta e rincara: "Non ho capito il regalo di Natale che la presidente Lagarde ha voluto fare all'Italia", ha scritto su Twitter, aggiungendo che i dati da lui segnalati nei suoi post indicano "l'effetto di decisioni prese e comunicate con leggerezza e distacco". Crosetto già da prima del suo ritorno in politica aveva contestato la svolta rigorista della Bce.
Il 10 giugno, al primo annuncio sui rincari dei tassi, aveva scritto su Twitter "La BCE ieri ha deciso di non tutelare più l’Italia ed il suo ex Presidente", Mario Draghi, contestando la precipitosità della mossa. Che secondo gli analisti può alzare il conto già salato, da 300 miliardi, che l'Europa pagherà per la lotta dell'Eurotower all'inflazione. Destinato ad appesantirsi con una Bce sempre più interventista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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