Europa

"900.000 mila rifugiati: si rischia la catastrofe umanitaria"

Giorgia Meloni al Consiglio europeo ha ribadito la necessità di un'azione di concerto di tutti gli Stati per arginare i fenomeni migratori

"900.000 mila rifugiati: si rischia la catastrofe umanitaria"

Giorgia Meloni sta partecipando al Consiglio europeo e sul tema dei migranti ha fatto sentire la sua voce. Stando a fonti europee riportate dall'agenzia Ansia, il premier italiano ha acceso i riflettori sulla crisi in Tunisia: "Se crolla del tutto si rischia una catastrofe umanitaria, con 900mila rifugiati". I veri passi in avanti sul fronte dell'immigrazione si vedranno concretamente solo al prossimo vertice Ue che si terrà a giugno. Tuttavia, il premier Giorgia Meloni si ritiene soddisfatto del fatto che il dossier stia diventando "un tema centrale" in Europa. Giorgia Meloni, ha evidenziato anche come "occorrano azioni rapide e concrete per evitare una situazione in cui le organizzazioni criminali controllano i traffici umani sulle rotte del Mediterraneo".

Il merito dell'attenzione che si sta riversando sull'argomento è senz'altro merito dell'arrivo di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. Fin dal suo insediamento, infatti, il premier ha spinto molto su questo tema, spingendo anche gli altri leader europei a soffermarsi. Infatti, viene definita "una cosa impensabile fino a qualche mese fa". Per cercare di trovare una soluzione al problema della Tunisia, il premier ha spinto sulla necessità di sbloccare i fondi del Fondo monetario internazionale.

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, durante il suo intervento nel corso dei lavori, ha sottolineato che "la guerra innesca crisi alimentari e di conseguenza da vita a crisi migratorie". Al termine dei lavori, il Consiglio europeo ha approvato le conclusioni in materia di migrazioni, si apprende da fonti Ue. Durante la discussione, dieci capi di Stato e di governo hanno preso la parola. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella conferenza stampa al termine del vertice, ha dichiarato: "Avevamo deciso di chiedere alla Commissione di fare il punto sulla situazione dopo le decisioni prese nel Consiglio a metà febbraio. C'è stato molto sostegno e approvazione sul modo in cui il lavoro è stato accelerato, soprattutto sul fronte esterno della questione migratoria, con informazioni concrete e operative che sono state condivise con i Paesi membri".

Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine della prima giornata di Consiglio europeo ha dichiarato che, come Ue, "stiamo rafforzando la capacità di ricerca e salvataggio dei partner nordafricani e questo è stato completato da maggiori sforzi nella lotta contro i trafficanti. Stiamo anche lavorando con i nostri partner nei Balcani e con Stati in altre regioni sui rimpatri". Ha poi aggiunto che le misure operative sull'immigrazione "sulle quali ci stiamo concentrando sono il lavoro per rafforzare i confini tra la Bulgaria e la Turchia, lanciare due progetti pilota sulla gestione delle frontiere e su come reagiamo all'arrivo di migranti" e "mostrare le migliori pratiche sulle procedure di asilo o rimpatrio".

Nelle conclusioni si legge: "La presidenza del Consiglio e la Commissione hanno informato il Consiglio europeo sui progressi nell'attuazione delle sue conclusioni del 9 febbraio 2023 sulla migrazione. Ricordando che la migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea, il Consiglio europeo chiede una rapida attuazione di tutti i punti concordati.

Esaminerà l'attuazione a giugno".

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