
La sinistra italiana ogni giorno lancia allarmi sul fascismo e accusa la destra di non aver fatto i conti con il proprio passato, ma poi gli stessi alfieri rossi si coprono di vergogna al Parlamento europeo. Quelli che danno lezioncine sulla democrazia sono gli stessi che però votano contro la risoluzione che chiede di preservare la memoria di tutte le vittime del periodo comunista del Dopoguerra in Slovenia. Uno schiaffo a chi ha perso la vita sotto il regime Tito. Un "no" che mette la pietra tombale sulla solita ipocrisia dipinta a tinte arcobaleno.
Il testo è stato approvato - grazie al sostegno delle destre europee - con 357 voti favorevoli, 266 contrari e 16 astensioni. Ma a far discutere è la posizione dei partiti di sinistra nostrani. Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento Ue, gruppo dei Conservatori e Riformisti, ha tuonato contro gli eurodeputati di Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra: "Si sono opposti, supportando il governo sloveno che ha interrotto il programma di recupero delle salme dalle foibe slovene avviato dal precedente governo e cancellato il Giorno della memoria dedicato alle vittime del comunismo". Una scelta che ha definito "vergognosa", anche perché salta all'occhio la solita ambiguità della sinistra nel fare i conti con la macabra storia del comunismo internazionale. Anche Mauro Malaguti, deputato di FdI, ha puntato il dito contro la sinistra e l'ha accusata di "non avere nemmeno pietà per tante persone innocenti trucidate anche con immani sofferenze come gli infoibati".
La domanda sorge spontanea: per quale motivo si fa così tanta fatica a dare il via libera al voto sulla condanna dei crimini perpetrati dai partigiani comunisti e dal regime di Tito in Slovenia? La risposta è semplice: una certa sinistra non riesce ancora a liberarsi dai retaggi ideologici. Eppure bisognerebbe essere chiari e intellettualmente onesti nel riconoscere la disperazione e la morte che il comunismo ha provocato. Peggio ancora, si arriva a insultare la memoria delle vittime.
Cosa aveva di così tanto divisivo la risoluzione? Il testo osava invitare le autorità slovene a onorare la memoria dei morti a causa dei crimini comunisti del Dopoguerra, garantendo loro una sepoltura dignitosa e il ricordo.
Guai a chiedere di individuare fosse comuni e di raccogliere prove storiche dei crimini commessi dal regime comunista jugoslavo. Peggio ancora se qualcuno si azzarda a creare luoghi commemorativi per onorare le vittime e promuovere la sensibilizzazione dell'opinione pubblica. Va a finire che la sinistra vota contro.