Europee, la campagna parte all’insegna della solidarietà

Solidarietà e patriottismo. All’insegna di questo binomio valoriale il Pdl romano ha aperto la sua campagna elettorale per le elezioni europee, proiettando sul maxischermo del Teatro Capranica - considerato da tutti i relatori un vero «portafortuna», foriero di mille battaglie vincenti - decine di istantanee del terremoto che ha maciullato la terra d’Abruzzo e inaugurando la kermesse con le note dell’inno nazionale, cantato a squarciagola dalla foltissima platea.
Sul palco, tutti uniti in un abbraccio ideale, i senatori Andrea Augello e Cesare Cursi, i candidati Roberta Angelilli, veterana del Parlamento europeo con alle spalle già 15 anni di attività, e Potito Salatto, neofita di Strasburgo che dopo più di un decennio si rimette in gioco in un’elezione, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune Sveva Belviso e il consigliere regionale Bruno Prestagiovanni. Ad inaugurare la manifestazione, intitolata «La nostra Europa», ci ha pensato la Belviso, che ha sollecitato, in un tripudio di applausi, gli aiuti alla Croce Rossa Italiana per i terremotati. L’assessore capitolino ha poi snocciolato uno per uno i risultati della Cri, cui il Campidoglio ha contribuito con lo stanziamento di 1 milione di euro: 30 ambulanze, 5 cucine da campo, 22mila pasti serviti al giorno, più di 700 volontari impegnati.
Dato il giusto tributo alla solidarietà, è venuto il turno del programma elettorale. Entrambi i candidati al collegio Lazio-Umbria-Toscana-Marche hanno mostrato emozione. Roberta Angelilli, fino a poche settimane fa capo-delegazione di An a Strasburgo, ha puntato l’accento sullo «spirito di responsabilità» che la guiderà in questa nuova e affascinante sfida. «Chiederò immediatamente alla Commissione europea di aiutarci a ricostruire i comuni terremotati - ha sottolineato la deputata europea uscente - Quando il governo Prodi regalò all’Italia la fama di “pattumiera d’Europa” grazie alle immagini dei rifiuti campani, mi sono vergognata del nostro Paese. Dobbiamo tornare ad essere l’Italia della velocità, della risposta, della concretezza». Nel ricordare le decine di battaglie fatte nella sua lunga militanza a Strasburgo - dal contrasto all’immigrazione clandestina e alla violenza sulle donne alla difesa dei fondi europei alle piccole e medie imprese - e dopo aver tuonato contro lo “sconcio” di lasciare il seggio europeo per altri incarichi, vizio tipico della sinistra, la Angelilli ha puntato i riflettori sulle azioni ancora da compiere, come imporre alla Ue un piano d’azione contro lo sfruttamento dei minori e condizionare l’ingresso nell’Unione solo a quei Paesi dei Balcani che riconoscono i crimini di Tito contro gli italiani.
«Dopo aver ottenuto l’abbattimento delle tasse sui servizi per i bambini, cercheremo di ottenere anche la riduzione dell’Iva sui prodotti per l’infanzia», precisa la deputata europea. L’obiettivo è far diventare il Pdl la prima forza del Partito popolare europeo. Un risultato a cui ovviamente tende anche l’altro candidato Potito Salatto: «Deve finire il malcostume italiano di versare più soldi alla Ue di quanti ne riceviamo.

I fondi europei vanno utilizzati sino all’ultimo centesimo». Con lo slogan «In Europa per l’Italia», Salatto cercherà di installare «Antenna Roma» a Bruxelles per mantenere vivo il collegamento tra la città eterna e le istituzioni comunitarie.

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