Per le Europee Franceschini chiede voti anche ai morti

Pur di prendere una manciata di voti ci provano anche con i morti, anzi con le defunte. Il Partito democratico ha inviato una gentile lettera del suo leader, Dario Franceschini (nella foto), ad alcune signore di una casa di riposo triestina. La pubblicità elettorale puntava a conquistare voti per le imminenti elezioni europee. La missiva personale è stata spedita, con tanto di nome e cognome, a elettrici purtroppo scomparse da un po’. «Le lettere datate 15 maggio 2009 erano indirizzate a persone, tutte donne, mancate da almeno cinque anni» conferma Maria, una delle operatrici della casa di riposo al quotidiano Il Piccolo di Trieste.
La sorpresa è stata grande tenendo conto che quelle del Pd sono le uniche lettere di questo genere arrivate alla casa di riposo. La missiva di propaganda elettorale inizia con un «Gentile signora, (...) le scrivo perché conosco bene la situazione in cui si trovano le famiglie italiane...». Non è proprio così, almeno in questo caso di vera e propria caccia ai voti oltre i confini terreni. Il testo firmato da Franceschini aggiunge: «Voglio prendere con lei direttamente un impegno...». Un po’ difficile se si esclude la scommessa con l’aldilà. Da tempo le signore sono passate a miglior vita e riposano in pace nel cimitero triestino di Sant’Anna. Nelle lettere si chiede di esprimere la preferenza per una candidata donna alle Europee nella circoscrizione Nord Est. Ce ne sono quattro e per loro fortuna tutte vive e vegete. Infine la formula scelta per il saluto finale.

La pubblicità elettorale suona grottesca e beffarda: «La saluto, augurando ogni bene a lei e ai suoi cari». Passi per gli eredi, ma le signore che non ci sono più difficilmente riusciranno a far compiere al Pd un «miracolo» elettorale da lassù.

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