Eurotaverna, a Desio il ristò dei record

Il locale più grande d'Europa dove impazza il "mangia e balla"

Eurotaverna, a Desio il ristò dei record
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Un paio di record innanzitutto. Santo "Sandro" Barbera, 69 anni, siciliano di Campobello di Licata, da 21 anni è titolare a Desio, sulle ceneri dell'ex stabilimento "Autobianchi", di "Eurotaverna", il ristorante più grande d'Europa (e ottavo al mondo) sia per estensione, con i suoi 7mila metri quadrati, sia per posti a sedere, che sono 2mila500 al coperto e altri 200 in giardino. La sua storia - orfano di genitori e minore di tre fratelli arrivati in Brianza da bambini per poter mettere in tavola qualcosa da mangiare, visto che non avevano nulla - rappresenta uno di quei miracoli italiani che, da soli, parlano della vera forza del nostro Paese. Lui, il signor Sandro, invece non parla, preferisce stare dietro le quinte, ma lo si può ancora vedere darsi da fare in sala come il primo giorno e come l'ultimo dei camerieri, mentre serve lui stesso i clienti quando nel suo locale c'è il pienone, ovvero ogni fine settimana. Barbera è inoltre l'inventore della formula, poi copiatissima (soprattutto adesso, in tante discoteche) del "mangia e balla". Che con il dj Beppe, orchestre varie e serate a tema, sulle piste del locale qui a Desio fa il pienone.

Per Barbera parla il suo chef executive Michele Valecce, una sorta di frontman del ristorante, da sempre nel mondo della ristorazione e popolarissimo sui social - Tik Tok e Instagram - dove la sua fiorentina affumicata al Jack Daniel's e la sua paella richiamano qui tifosi entusiasti da tutta Italia.

"All'Eurotaverna si sono esibiti comici come Andrea Pucci o Angelo Pintus agli esordi, ma anche mostri sacri come Teo Teocoli, qualche mese fa è venuto anche Ron Moss, l'interprete di Ridge Forrester nella soap Beautiful. Anche se qui il vero idolo delle folle è il cantante calabrese Cecé Barretta - racconta Valecce -. E poi c'è il ballo, la pista viene presa d'assalto da gente di ogni età. I primi dieci anni c'era la fila fuori, pur di entrare erano disposti ad aspettare e c'erano serate in cui sono arrivate anche più di 4mila persone. Il calo è iniziato, come ovunque, con il Covid.

Se attualmente il ristorante fattura 6 milioni di euro l'anno, prima della pandemia erano 10-12. Una macchina da guerra, con 160 dipendenti, aperta 24 ore su 24, con 1400 coperti solo a pranzo. Adesso sono circa la metà, ma il signor Sandro non si lamenta di certo".

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