Evade dal carcere, lo riacciuffano mentre canta e balla in piazza

Il detenuto 53enne era sparito durante un permesso di lavoro dalla casa circondariale di Novara

Evade dal carcere, lo riacciuffano mentre canta e balla in piazza
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Impegnatosi a fondo nel divertimento più sfrenato e senza pensieri, in preda probabilmente a una grande e comprensibile euforia, aveva abbassato le difese e si era lasciato andare. Dimenticando forse così almeno per un po' di essere un detenuto appena evaso dal carcere e quindi attivamente ricercato. Comportandosi in quel modo infatti non si è reso conto che stava attirando eccessivamente l'attenzione su di sé, un atteggiamento che l'ha sfavorito. Perché questo signore italiano di 53 anni aveva fatto perdere le sue tracce durante un permesso di lavoro dal carcere di Novara. Ed è tornato in cella dopo essere stato sorpreso a Milano mentre gozzovigliava e cantava ad alta voce davanti alla stazione Centrale.

La polizia ferroviaria martedì notte è intervenuta in piazza Duca d'Aosta, davanti allo scalo ferroviario, per un gruppo di persone che ballavano e cantavano in piazza, creando disturbo. Gli agenti, durante gli accertamenti e l'identificazione dei partecipanti al "festino" en plein air, si sono accorti che per uno di loro era stata diramata una nota di ricerca dopo che, uscito in permesso per motivi di lavoro, non aveva più fatto ritorno nella casa circondariale di Novara, dove è detenuto.

Sempre martedì, ma in mattinata, il 53enne era stato inoltre raggiunto anche da un altro ordine di cattura emesso dalla procura di Novara, perché destinatario della misura detentiva per un definitivo pena da espiare.

Secondo dati aggiornati al 30 aprile di quest'anno dal "Rapporto Antigone" nelle carceri italiane ci sarebbero circa 62mila500 persone detenute, un numero che continua a crescere, con un aumento di 164 unità rispetto al mese precedente. Questo dato evidenzia un problema di sovraffollamento, dato che la capienza media degli istituti penitenziari italiani è inferiore.

Questo significa che, se non si interviene, la situazione continuerà a peggiorare. Oltre al problema del sovraffollamento, le carceri italiane si trovano ad affrontare altre difficoltà, come la necessità di garantire condizioni di detenzione dignitose per tutti.

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