Il problema, per lex-Cirielli, è larticolo 3 della Costituzione. Quello che garantisce ai cittadini uguaglianza davanti alla legge. Così, almeno, la pensa lUdc che domani presenterà un emendamento alla Camera per modificare le norme transitorie. «Un emendamento - precisa il segretario Lorenzo Cesa - per spazzare via i dubbi che sia stata fatta per tutelare imputati eccellenti. Speriamo che la sinistra ne prenda atto». La norma è stata battezzata dallopposizione «salva-Previti», riferendosi alle pendenze giudiziarie del deputato di Fi. La perplessità costituzionale dei centristi, che sembra sia condivisa dal Quirinale, riguarda il prolungamento di un anno dei tempi della prescrizione solo per i procedimenti in Cassazione. Per lUdc si dovrebbe estendere anche allAppello, riservando i tempi ridotti al primo grado di giudizio. Così, si darebbe unulteriore possibilità ai magistrati di arrivare alla sentenza prima della prescrizione, limitando l'impatto della legge sui procedimenti in corso. Della necessità di correggere alla terza lettura la legge approvata dalla Camera e rimaneggiata dal Senato, è convinto anche Pier Ferdinando Casini. E il premier Silvio Berlusconi apre la porta ad «approfondimenti interni alla maggioranza» che allungherebbero liter del provvedimento. Ma la questione è delicata e Luigi Vitali, sottosegretario alla Giustizia di Fi e già relatore della pdl alla Camera, dice sì al confronto solo se rimarrà intatto l'impianto della normativa. «Presenteremo un emendamento - spiega la responsabile giustizia dell'Udc Erminia Mazzoni - che inciderà sul comma 3 dell'articolo 10, prevedendo l'applicazione dei termini più brevi di prescrizione ai soli processi pendenti in primo grado».
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