Alla ex Popolare di Lodi spuntano 50 scatoloni di documenti segreti

da Lodi

Affiorano nuove carte dell’era Fiorani dall’ultimo piano della Bpi: 50 scatoloni pieni di documenti sono stati trovati nell’archivio del segretario particolare di Giampiero Fiorani, Rosario Mondani, deceduto a gennaio. La Guardia di finanza, nucleo di polizia tributaria di Milano, è arrivata venerdì. Sapeva già dove andare: nel magazzino del palazzo di Renzo Piano. Ma quei documenti arrivano, appunto, dai piani alti. Più precisamente da quello che era l’archivio di Mondani, capo dell’ufficio stampa oltre che segretario particolare, prima quando il dg dell’istituto era Angelo Mazza e poi nell’era Fiorani. Il rinvenimento delle carte si deve alla volontà di ristrutturare quelle stanze, per creare nuovi spazi per Divo Gronchi e Piero Giarda, rispettivamente ad e presidente della Bpi. I tecnici, nel sopralluogo preventivo, si sono trovati davanti gli scatoloni: subito dai vertici della banca è partito lo stop a procedere per avvisare la Finanza.
Mondani aveva vissuto con profonda amarezza le vicende giudiziarie che coinvolsero la Popolare nell’estate 2005. In procura a Milano, nel gennaio 2006, era stato chiamato a render conto di ogni chiamata arrivata e partita dalla linea della segreteria di Fiorani.

E il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco lo aveva ascoltato come testimone nell’inchiesta su Antonveneta. Intanto da domani parte dei filoni dell’inchiesta sulla fallita scalata ad Antonveneta passeranno alla procura di Lodi grazie all’applicazione del criterio della competenza territoriale dei tribunali.

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