Expo, il dossier verso il sì finale La Moratti: «Lavoro solido»

L’appuntamento è per oggi alle 11,30 nel palazzo con vista su piazzetta Reale diventato sede di rappresentanza di Expo 2015 spa. Attorno al tavolone del primo piano si ritroveranno dopo un mese i membri del consiglio di amministrazione chiamati a esaminare le 400 pagine del Dossier di registrazione. Il volume che l’amministratore delegato Lucio Stanca porterà il primo maggio al Bureau des expositions di Parigi, l’organismo che sovrintende all’organizzazione delle esposizioni planetarie. Sarà quello l’ultimo e decisivo passo ufficiale prima di dare il via definitivo all’organizzazione dell’evento. E di cominciare a contattare i Paesi e le grandi organizzazioni internazionali che vorranno partecipare.
«Sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo facendo, il dossier ha un impianto solido e risponde ai punti più importanti di quello di candidatura», ha assicurato ieri rispondendo alle polemiche Letizia Moratti che dell’Expo dal governo è stata nominata commissario straordinario. Il documento, assicura, è ancora in fase di affinamento. Anche se oramai le questioni fondamentali sono nero su bianco. «Da sottolineare - aggiunge - i lasciti dell’evento per la città. Con il verde che è aumentato rispetto alle previsioni originarie e un sito espositivo interamente a impatto zero». I fondi che mancano? Non ci saranno problemi perché «tutti i soci hanno già confermato. Sono serena».

All’ordine del giorno anche le ipotesi di ridimensionamento dell’Expo, il nodo dell’acquisto delle aree di Rho-Pero di proprietà di Fiera Milano e della famiglia Cabassi e le retribuzioni di amministratore delegato e manager.

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