Expo, la maggioranza si spacca sull’accordo

LITE sull'esposizione universale. La Federazione della sinistra in consiglio vota contro. Da Pd e Sel mozione per ridisegnare l’evento

Maggioranza divisa sull’accordo di programma per le aree di Expo. Ieri in consiglio comunale, chiamato a ratificare l’accordo tra Comune, Provincia, Regione, Comune di Rho e Poste, la Federazione della Sinistra (2 seggi) guidata dal presidente del consiglio Basilio Rizzo, ha votato contro. Per Rizzo si tratta di «provvedimento che non è nello spirito del vento che cambia. Penso farà bene a questa coalizione che ci sia qualcuno qui che dica che questo è un provvedimento sbagliato sul quale non si può cambiare idea». Contrario anche il grillino (all’opposizione) Mattia Calise.
L’accordo alla fine passa con 40 voti favorevoli su 43. Pd e Sel votano a favore mascherando il mal di pancia dietro a una mozione che «ridisegna un nuovo Expo» come spiega la capogruppo di Sel Patrizia Quartieri «convinti che si procederà a un Expo più sobrio che tenga conto dei bisogni della città e che la rivaluti». «Noi non siamo entusiasti dell’accordo - spiega la capogruppo del Pd Carmela Rozza - ma non saremo noi a bloccare Expo».
All’attacco l’opposizione con il capogruppo del PdL Carlo Masseroli: «Vi auguriamo di non avere bisogno dei nostri voti per approvare il documento, ma siamo certi che sia corretto».

Mentre il vicepresidente del consiglio Riccardo de Corato sottolinea il conflitto di interessi dell’assessore all’Expo Stefano Boeri: «Restituisca le parcelle incamerate per il mastreplan del sito, pari a 330mila euro, o rinunci alle deleghe».

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