Cronaca locale

Expo, siglato il protocollo con la Rai

Avviati tre tavoli di lavoro: studio di fattibilità su un nuovo centro di produzione Rai sul sito Expo, comunicazione e promozione di Expo, Rai host broadcaster di Expo. La Moratti: "Accordo di importanza strategica, un lavoro di squadra che porterà benefici a tutto il Paese". Garimberti: "La Rai vuol coprire Expo al meglio". L'ipotesi di una canale dedicato al made in Italy. Ma per il centro di produzione a Milano il presidente Rai frena: "Servono certezze di risorse". Romani: "Si possono valorizzare gli immobili Rai a Milano"

Sottoscritto stamani a palazzo Marino il protocollo d’intesa che avvia la collaborazione fra Expo e Rai. L’accordo avvia tre tavoli di lavoro: uno per lo studio di fattibilità su un nuovo centro di produzione Rai sul sito Expo, uno per la comunicazione e promozione dei contenuti di Expo, uno con l’obiettivo di fare di Rai l’host broadcaster di Expo per l’intera durata della manifestazione. A firmare il documento, il sindaco e commissario straordinario per Expo, Letizia Moratti, il presidente della Rai, Paolo Garimberti e l’ad di Expo 2015 Lucio Stanca, alla presenza del viceministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani.

«L’accordo siglato tra Expo 2015 e la Rai è di importanza strategica - ha sottolineato il Commissario straordinario Letizia Moratti -. La sottoscrizione di questo protocollo permetterà alla Rai e a Milano di mettere a sistema le rispettive eccellenze per un obiettivo comune: approfondire i temi della comunicazione nell’ambito di Expo Milano 2015. Un lavoro di squadra che porterà benefici in tutto il Paese, che andranno bel oltre la durata dell’Esposizione Universale».

«Oggi comincia una grande partita - ha detto Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo 2015 Spa - che deve riguardare l’intero mondo dei media. Nella capitale dell’editoria e della comunicazione, Expo si dimostra un catalizzatore di iniziative culturali che guardano al futuro. In questi giorni sul passaggio dal rame alla fibra ottica, oggi con la Rai per una operazione di grande rilevanza e ambizione. Il tema di Expo si presta alla nascita di nuovi contenuti. La Rai è tv, ma anche radio, libri, web. La Rai è il più grande contenitore e committente di cultura e intrattenimento dell’Italia. Intorno al tema di Expo può nascere un rigoglioso filone produttivo, anche perché il futuro è nella direzione di contenuti sempre più dedicati e settoriali. Expo sarà una grande occasione di confronti internazionali. Avremo qui professionisti di tutto il mondo, in tutti i settori. Il grande centro Rai sarà a contatto con operatori dei cinque continenti, creando quindi una grande occasione di scambio per i nostri giovani che operano nel settore».

«Oggi non si firmano intese, ma protocolli» per mettere nero su bianco «l’intenzione della Rai di collaborare se ce ne saranno le condizioni». Il presidente della televisione di Stato, Paolo Garimberti, avverte Milano: «Servono certezze, la Rai vuole sapere concretamente cosa verrà messo sul tavolo». Una condizione che riguarda ovviamente anche la nuova Saxa Rubra che dovrà sorgere sul sito dell’esposizione una volta terminato l’evento: la Rai, che «è un’azienda» - ha detto Garimberti entrando a Palazzo Marino per la firma del protocollo d’intesa in vista dell’Expo -, non si getterebbe in una simile impresa senza «la certezza dei finanziamenti». «Non bisogna precipitare gli eventi - ha concluso - vedremo se e come questa Saxa Rubra del Nord si potrà fare. Intanto, dichiariamo questa volontà di collaborazione».

«Si avvia oggi - ha spiegato ancora Garimberti - uno studio di fattibilità molto serio, perchè abbiamo firmato un documento che ci impegna a studiare la possibilità di fare un centro. Però la collaborazione per Expo non è solo questo. La Rai intende coprire Expo al meglio, e questo non significa solo informare su quello che accadrà durante i giorni dell’Esposizione ma soprattutto, prima, lanciare Expo come grande evento culturale che riguarda non solo Milano ma l’Italia intera, con un riflesso anche nel mondo». Questo, ha spiegato «significa che cercheremo anche di verificare se è possibile un canale dedicato, al momento opportuno quando Expo sarà più vicino». Garimberti ha così annunciato la possibile nascita di un canale dedicato al Made in Italy: «Come eredità Expo può lasciarci il centro di produzione ma può lanciarci anche molto altro, ad esempio un canale dedicato di più al Made in Italy, a quello che l’Italia sa esportare al meglio nel mondo».

Il vice ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, che è forse il più grande tifoso del progetto per un nuovo centro di produzione Rai da costruire nell’area dove sorgerà l’Expo 2015, replica a Garimeberti sulla questione dei fondi: «Io non voglio fare l’imprenditore televisivo pubblico anche se mi piacerebbe - ha sottolineato Romani -, ma mi pare che la Rai a Milano abbia un enorme palazzo, un enorme immobile a corso Sempione che può essere valorizzato.

Io ho fatto una proposta politica: mi sembra che il nord abbia bisogno di un centro di produzione». 

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