(...) Che, però, chiede in cambio tre c: certezza che significa procedure trasparenti, puntualità nella tempistica e garanzia nelle decisioni, c come contenuti mirati a progetti lungimiranti e duraturi e c come condivisione che significa discutere insieme i progetti rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato».
Avanti allora con il cronoprogramma. La legge speciale «sarà pronta entro il 30 giugno», ha assicurato il sindaco Letizia Moratti ieri al Forum «Milano verso il 2015: sviluppo economico e sociale» organizzato dalla Camera di commercio e Invest in Milan a Palazzo Mezzanotte. Per ora è ancora al lavoro il Comitato di pianificazione nato il giorno dopo la vittoria a Parigi su Smirne e succeduto a quello di candidatura. Ancora da decidere la distribuzione dei poteri e leventuale partecipazione di privati alla società che sarà creata per preparare lExpo. «Il testo della legge lo sta vedendo la presidenza del Consiglio - spiega la Moratti -. Io ho fornito loro ciò che era contenuto nel dossier. Stabiliranno a Roma che tipo di società, che tipo di comitato che poteri ci saranno e a chi andranno». Ma, assicura il presidente di Promos Bruno Ermolli, «deve essere chiarissimo che ci sarà un commissario straordinario e che sarà lunico responsabile. Chi ha più responsabilità deve avere più potere e quindi il commissario avrà in mano tutto il puzzle e dovrà fare una struttura molto snella». Per il successo dellExpo, ricorda il governatore Roberto Formigoni, è necessario che Milano e la Lombardia sappiano sviluppare la loro «capacità di relazione per mobilitare tutto il patrimonio economico, sociale e culturale che ci identifica nel mondo». Dopo aver ricordato che il tema dellesposizione riguarda i temi dellalimentazione («è drammaticamente di attualità»), sottolinea che «bisogna attivare un sistema di alleanze allargandosi allEuropa e ai Paesi emergenti».
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