Aldo Brandirali, ex-leader dell'Unione Comunisti Italiani, fondatore di Servire il popolo e FalceMartello, folgorato sulla via di Damasco da don Giuss (è consigliere comunale per la DC nel 1992) passa poi a Forza Italia. Assessore Sport e Giovani del Comune nella seconda giunta Albertini, consigliere comunale del PdL fino allo scorso maggio.
Politico navigato, profondo conoscitore dei partiti e delle logiche amministrative cosa ne pensa del possibile ingresso nella giunta Pisapia di Bruno Tabacci, come assessore al bilancio?
«Auguri a Tabacci! La sua flessibilità politica sta raggiungendo il vento del Nord».
Cosa dice della sinistra, vincitrice dopo 20 anni, che chiede al leader dellApi di entrare nella maggioranza?
«È un segno politico quello che vuole dare Pisapia, a Roma sono tutti belli a fare i leader nazionali...»
Cioè?
«Bersani a Roma sta discutendo proprio di aprire un dialogo con il Terzo Polo»
Ma qui si tratta di far entrare il leader dellApi in giunta, un popiù di aprire al dialogo...
«Ma se fanno il patto...»
Gli esponenti del Terzo Polo ripetono che si tratta di uneccezione milanese
«Ad ogni modo Tabacci non ha senso da solo».
Milano si conferma laboratorio politico e quindi lingresso dellApi nella giunta Pisapia ha valenza nazionale?
«Certo, questa è una mossa abile da parte del sindaco: vuole dimostare di essere in grado di costruire unampia maggioranza».
La sinistra radicale, capofila Basilio Rizzo di Sinistra per Pisapia ha già posto il veto, Sel nicchia, stanno litigando prima ancora di governare?
«Pisapia alla fine dovrà dimostrarsi capace di costruire una maggioranza: fa ridere lidea di Basilio Rizzo accanto a Tabacci! Daltronde le coalizioni ampie sono il problema di fondo del centrosinistra, da sempre».
Vista la sua esperienza, ci fa un pronostico? Tabacci accetterà?
«Sicuramente!»
Il primo argomento di scontro?
«Non so se Tabacci si presterà a dimostrare che la Moratti sui conti ha mentito».
Tabacci un Tremonti milanese?
«Beh, con il bilancio del Comune si fa ben poco. Penso però che Tabacci sconglierà alla coalizione di introdurre nuove tasse e balzelli, e la sinistra sicuramente spingerà per aumentare le spese».
Come si dice in gergo, arriveranno al panettone?
«Non bisogna sottovalutare le capacità della demagogia, saranno i fatti a parlare».
Basilio Rizzo mette le mani avanti sostenendo che il posto adatto per lui sarebbe alla presidenza del consiglio comunale per «essere libero di esprimermi con coerenza anche contro le scelte della mia coalizione senza creare guai».
«Ma il presidente del consiglio comunale non può esprimere le sue posizioni! Rizzo come pensa di garantire laula dichiarando le sue posizioni estreme?»
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