Dubai - Fabio Cannavaro dice addio al calcio giocato. Il capitano della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006, a cinque anni esatti dalla notte di Berlino quando alzò al cielo la Coppa del Mondo al termine della finale vinta ai rigori contro la Francia, ha comunicato la sua decisione nel corso di una conferenza stampa a Dubai. I problemi al ginocchio lo hanno costretto a porre fine alla carriera: "La cartilagine ha ceduto, mi sono rivolto al professor Castellacci - ha detto Cannavaro -. Ho provato a curarmi per tutto il periodo di vacanza. Ma quando a Miami mi sono reso conto che avevo dolore per una semplice corsetta, ho capito che non potevo più andare avanti".
Dirigente a Dubai Cresciuto nelle giovanili del Napoli, ha giocato anche con la maglia di Parma, Inter, Juventus e Real Madrid. Cannavaro detiene tuttora il record di presenze in Nazionale, con 136 apparizioni in azzurro. L’ormai ex difensore continuerà comunque la sua esperienza in Dubai: "Resterò all’Al Ahli per altri tre anni come dirigente. Farò un pò l’uomo immagine. E mi stimola molto lavorare qui. Avevo in mente di giocare ancora un altro anno, ma non sarebbe stato corretto".
"Sono dispiaciuto" "Sono molto dispiaciuto perché il calcio è
tutto nella mia vita, non è una cosa semplice, ma doveva arrivare.
Quando succede devi
affrontarlo. Sono tornato a Dubai con l'idea di allenarmi ma gli esami
medici a cui mi sono
sottoposto non mi permettono di continuare", ha spiegato.
Lippi: è una grande persona "Fabio Cannavaro è una grande persona prima ancora che un grande
giocatore. Ha fatto una carriera straordinaria coronata dal successo ai Mondiali". Marcello
Lippi, ct dell’Italia campione del mondo in Germania nel 2006, commenta così ai
microfoni di Sky Sport 24 il ritiro dal calcio di Fabio Cannavaro. "Fabio lo sento molto spesso, ci siamo sentiti anche ultimamente.
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