Si stringe la cinghia, i bilanci familiari segnano rosso ma, sorpresa, non si trova neppure uno straccio di disoccupato che voglia guidare i tram di Atm. Il salario, sia chiaro, è assicurato ogni 27 del mese e rispetto a quello di altre categorie - ad esempio, i metalmeccanici - prevede pure automatismi che, in concreto, aiutano a vivere meglio nella Milano dove tutto costa sempre di più.
Strano dunque, giusto per dare un numero, che in cinque mesi si sono fatti avanti appena dieci persone rispetto alla richiesta aziendale di 75. Davvero strano anche perché «Atm è unazienda in crescita, un modello di sviluppo anticongiunturale» chiosa Elio Catania, presidente dellazienda di foro Bonaparte.
Alla faccia della crisi: Atm offre 75 posti ma si presentano in 10
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