«Faccio la nevrotica, invece io sono solare»

Roma Più nevrotica di così non si può. Alla bella Luisa Ranieri, sguardo languido e malizia napoletana, hanno affidato il ruolo di una pazza scatenata, quasi insopportabile, giornalista in carriera. Marta, il suo personaggio, ha tutto per essere felice: è bella, desiderabile, famosa (mezzobusto di una nota emittente televisiva), guadagna bene. Ma si porta dentro una ferita profonda che la rende una frana con gli uomini: più cerca di agguantarne, più gli sfuggono. Pretende amore e non riesce ad averlo: uscita da una burrascosa relazione con Paolo, si butta a capofitto sul direttore del telegiornale in cui lavora. Un fallimento dietro l’altro che la gettano sull’orlo del suicidio. La giornalista in carriera si riempie di pasticche, parla solo di se stessa e si appoggia disperatamente alle sue tre amiche.
Luisa, un personaggio, Marta, in cui lei nella vita reale si riconosce poco...
«Infatti, io sono molto più pratica, terrena, solare. Anche se tutte, in qualche fase della vita, sono state un po’ Marta. Il mio è un personaggio molto sfaccettato, un po’ sopra le righe, caricato».
E di suo cosa ci ha messo?
«Appunto, l’ho resa meno macchietta, le ho dato più tenerezza, la dimensione di una ragazza che non ce la fa. Ho lavorato a togliere, per renderla più vera».
Ma, nella vita, per quello che ha visto lei, gli amori sono così disperati, impossibili?
«Abbastanza. Anche se, per quel che mi riguarda, vivo un momento fortunato. Ma non parlo mai della mia vita privata, per principio (lei è fidanzata con l’attore Luca Zingaretti, e non vuole nemmeno commentare l’ultimo successo televisivo del commissario Montalbano, ndr)».
Un giro di amiche così simpatiche, solidali e disastrate lo ritrova nella sua realtà?
«Si, ho un’amica che somiglia a Francesca (quella che lascia marito e amante) e un’altra più bacchettona, simile a Grazia (la moglie perfettina, generosa e accogliente interpretata da Cecilia Dazzi) e altre nella cui personalità si ritrova un ingrediente di tutti i personaggi della fiction. Del resto, le quattro messe insieme danno una visione abbastanza completa del mondo femminile».
E gli uomini? Stando alle prime due puntate della fiction, sono quasi tutti egoisti e traditori...
«Ma no, poi un po’ si riscattano. Sono come nella vita.

Del resto siamo passati dai secoli di sottomissione della donna ai decenni della riscossa femminile: fra i due sessi non è ancora arrivato il periodo dell’assestamento e della comprensione».
I suoi progetti?
«Ora mi fermo. Vacanze fino a febbraio. Poi mi preparerò a girare la seconda serie di O' professore (con Sergio Castellitto) e la seconda di Amiche mie».

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