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Facendo zapping

(...) Si fa presto a dire turnover, quando hai un organico di tutto rispetto.
Ma insomma, c'è turnover e turnover. Tanto per dire - scusate tanto - fra una «quattro» di ripiego a centrocampo che reciti «Tomovic-Kharja-Milanetto-Fatic» e la titolare (Rossi-Zapater-Juric-Criscito) non c'è match.
D'altronde si sa che Gasperini, torinese di scuola bianconera, ha un debole per la Juventus, nel senso che tiene particolarmente a fare bella figura ogniqualvolta s'appresti ad incontrare la Signora.
Sicché fra il calcolato rischio del pomeriggio domenicale anti Chievo - provinciale che corre a perdifiato - e il rafforzamento della speranza di successo nel prestigioso appuntamento fissato per giovedì sera con la Juventus leader del campionato, Gasperini non ha avuto dubbi: ha scelto di rischiare a Verona e purtroppo per lui per il Genoa e per i suoi sbalorditi tifosi è stato azzoppato.
Naturalmente, poiché domani sera la Sampdoria sarà di scena nella tana di una Fiorentina invelenita dalle botte prese a Roma e la sera appresso il miglior Genoa casalingo - pagato il tributo all'ambizione del Capo - potrebbe anche mettere alla frusta la Zebra, non è escluso che l'attuale situazione di classifica possa ribaltarsi nel giro di due giorni.
Per ora però - a 34 turni dal traguardo - la Sampdoria di Del Neri si gode dall'alto la vista dell'Inter sotto di 2 punti, del Genoa sotto di 3, di Milan Fiorentina e Lazio sotto di 5, della Roma sotto di 6, dell'Udinese sotto di 7, di Palermo e Napoli sotto di 8.
Del Neri sprizza felicità da tutti i pori ma saggiamente insiste a dire che si vive alla giornata, navigando a vista. Difatti i suoi discepoli stanno giocando calcio sfacciato a dare (10, cioè tanto) e prendere (3, cioè poco), forti di un centrocampo e un attacco da Champions League in cui Fantantonio fa giochi di prestigio a ripetizione a pro del centravanti e degli esterni (2 gol Pazzini, 3 Mannini e 2 Padalino che sostituirà per un bel po' lo sfortunato Semioli con l'omero sinistro fratturato) e capitan Palombo ha trovato nel tosto Tissone e nell'elegante emergente Poli sontuosi compagni di cordata nella zona nevralgica del campo.
Se dunque la difesa diretta da un ritrovato Gastaldello riuscisse a compattarsi ulteriormente a protezione dell'eccellente Castellazzi, la vita alla giornata si potrebbe magari allungare al mese, al trimestre, al semestre, chissà.


Quanto al Genoa, dice Gasperini che si tira a tutto non mollando niente. Io credo invece che a un bel momento bisognerà scegliere fra Europa e campionato per non rischiare di perdere, come s'usa volgarmente dire, dalla spina e dal tappo.

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