Almeno 150 cadaveri sono stati trovati nei pozzi del villaggio di Kuru Karama, vicino a Jos, la città nel Nigeria centrale teatro nei giorni scorsi di sanguinosi scontri fra cristiani e musulmani. Lo ha reso noto il capo del villaggio e la notizia è stata confermata da fonti umanitarie. I corpi sono stati gettati nei pozzi, ma sono sparpagliati anche negli scarichi delle fogne e nei boschi intorno, dove qualcuno cercava di sfuggire alla carneficina.
«Abbiamo trovato finora 150 corpi nei pozzi. Ma 60 persone risultano ancora disperse», ha detto alla France Presse il capo del villaggio, Umar Baza. Il capo della squadra di volontari musulmani nel villaggio, Mohammed Shittu, ha confermato che 150 corpi sono stati estratti dai pozzi da giovedì. Il villaggio di Kuru Karama si trova a una trentina di chilometri da Jos, da dove gli scontri, divampati domenica scorsa probabilmente per un contenzioso per una casa fra un cristiano e un musulmano, si sono estesi nelle località vicine. Sulla faida non cè un bilancio ufficiale, ma, secondo il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), almeno 160 persone sono morte mentre gli sfollati sono almeno 18mila. Un testimone racconta la strage: «Erano armati con machete, armi da fuoco, bastoni e sacchi pieni di sassi» racconta un testimone, lattacco è cominciato alle 10 di mattina del 19 gennaio: a quellora «abbiamo cominciato a vedere gente che arrivava e ci circondava, dicendo che volevano prendersi la nostra terra», racconta un leader della comunità che si trovava nel villaggio martedì mattina. Human Rights Watch ha confermato il bilancio di 150 morti a Kuru Karama.
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