"Falco con la vista corta chi punta sul terzo polo"

Sottosegretario Roberto Menia, nel Fli la spaccatura è chiara. Fini è più falco o colomba?
«Ah... Con questa storia che siamo divisi... Si riferisce al lodo Alfano?».
Anche, ma non solo.
«Beh, contano i fatti. Sul lodo Alfano siamo stati coerenti con quanto Fini ha dichiarato a Mirabello».
Ma a qualcuno è venuto il mal di pancia.
«Mi dispiace: si vede che non hanno capito o, peggio, hanno fatto finta di non capire».
Ammetterà che sono in tanti: sui siti vicini al Fli ci sono valanghe di messaggi criticissimi.
«Mah, guardi, io per esempio ho ricevuto tante mail di approvazione».
Ma non facciamo finta che non ci sia gente che vi dà degli incoerenti.
«Ah no. Questo non lo accetto. Io sono e resto coerente. Certe cose io le ho dette in tempi non sospetti ed ero il solo. Vedo che chi allora mi accusava, adesso mi ha superato nell’antiberlusconismo».
Ecco, l’antiberlusconismo. Dove vi porta?
«Non lo so ma io sono e resto di centrodestra. Questo è il mio passato e il mio futuro. E sulle mail... Lasciamo perdere, va».
Dica, dica.
«Quelli che scrivono “Fini mi ha deluso, torno a votare Di Pietro”, li trovo abbastanza confusi. Noi siamo di destra, mica la quinta colonna della sinistra».
Mi sembra che un bel po’ di vostri fan arrivino proprio da lì.
«Vecchie suggestioni rautiane. E glielo dice uno che rautiano non è mai stato».
Ma le piace o no?
«Capisco che intercettiamo l’antiberlusconismo ma mica possiamo diventare un’altra gamba dell’opposizione».
E una gamba del terzo polo?
«No. Mai. Non mi piace l’idea di una strana aggregazione figlia di nessuno. Io sono e resto nel centrodestra».
Ripeto: non tutti la pensano come lei nel Fli.
«Me ne rendo conto ma la trovo una strategia di breve durata se non addirittura una “non strategia”».
Niente terzo polo? Niente Montezemolo?
«Non mi sono iscritto al partito di Montezemolo».
Patto federativo col Pdl in vista delle amministrative?
«Non credo. La federazione dovevamo farla prima, adesso è tardi. Ma la coalizione è più che naturale».
Granata non è d’accordo.
«Pazienza. Io ragiono con le categorie della logica. E non mi cruccio delle mail dei dipietristi delusi da Fini. Io sto nello stesso campo di Berlusconi e sono alternativo alla sinistra. Chiaro?».
Insisto: alle amministrative dove andate?
«Nel centrodestra: con le nostre liste, facendo accordi e andando in coalizione col Pdl».
Scenario: crisi di governo. C’è lo spazio per un governo tecnico?
«Detesto i governi tecnici. Mi ricordano troppo l’esperienza Dini».
Puzza di ribaltone?
«Esatto. Ma la crisi sarebbe immotivata: la maggioranza c’è ed è reale».
Fino a quando?
«Spero fino a fine della legislatura».
L’operazione Sicilia l’è piaciuta?
«Complicata. Ma non ho elementi sufficienti per valutarla. Una cosa posso dirla».
Prego.


«Quella è una dinamica non riproponibile sullo scenario nazionale».
Fini è più vicino a Menia, Moffa e Viespoli o a Bocchino, Briguglio e Granata?
«Eh, eh, eh... Io parlo soltanto per me. Ma secondo me contano i fatti. E quindi...».

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