Fallimento immobiliare "Il Pellicano" indagato ex assessore Ponzoni

La procura di Monza ha indagato, con l’accusa di bancarotta fraudolenta, l’ex assessore regionale Massimo Ponzoni, sua moglie e il cognato, nell’ambito di una inchiesta sul fallimento di una società immobiliare. L'avvocato di Ponzoni, rieletto alle regionali a Monza: "Vecchia storia, tutto sarà chiarito". Formigoni: "lasciamo che la la magistratura compia il suo percorso"

Fallimento immobiliare "Il Pellicano" 
indagato ex assessore Ponzoni

Milano - Indagato Massimo Ponzoni, assessore uscente in Regione Lombardia, per bancarotta nell’inchiesta sul fallimento dell’immobiliare Pellicano. Assieme a Ponzoni sono indagati anche la moglie e il cognato. La società era stata dichiarata fallita dal tribunale di Monza nel gennaio scorso con perdite per circa 600mila euro. Ponzoni è stato rieletto alle elezioni regionali con 11.069 preferenze, il numero più alto ottenuto nella provincia di Monza. Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Finanza hanno effettuato acquisizioni di documenti e perquisizioni nella sede della Regione Lombardia. L'immobiliare era stata dichiarata fallita nel gennaio scorso dal tribunale della città brianzola. Della società facevano parte Massimo Buscemi, Giorgio Pozzi (entrambi eletti ieri in Regione) e Rossana Gariboldi. Proprio da un filone dell’inchiesta sulla bonifica dell’area di Montecity-Santa Giulia a Milano, che aveva coinvolto quest’ultima, è nato il filone relativo a un ammanco del Pellicano. I militari della Guardia di Finanza di Milano e di Paderno hanno perquisito anche gli uffici dell’ex assessorato all’ambiente di Massimo Ponzoni e quelli del suo commercialista, nell’ambito della inchiesta in cui l’esponente del Pdl (rieletto nella circoscrizione di Monza) è indagato per la bancarotta fraudolenta. A quanto si è appreso, non sono iscritti nel registro degli indagati gli altri politici soci della stessa società, Buscemi e Pozzi: i due sono stati sentiti come testimoni dal pm Walter Mapelli che coordina le indagini.

"E' la solita vecchia storia che riguarda la Pellicano di cui si parla da mesi che finalmente potrò chiarire, e che non ha impedito agli elettori brianzoli di premiare la mia attività politica e amministrativa, consentendomi di rientrare nel Consiglio regionale come primo degli eletti". Sono le parole che l’assessore regionale uscente Massimo Ponzoni, indagato per bancarotta, ha affidato al suo difensore, l’avvocato Luca Ricci. Il legale invece ha tenuto a precisare che "si tratta di contestazioni che riguardano la società Pellicano fallita lo scorso gennaio in cui il mio assistito ha ricoperto la carica di amministratore per pochi mesi, fino al marzo del 2006, ed è stato socio fino a luglio 2009". L’avvocato ha inoltre aggiunto che "eventuali responsabilità sono da ricercare in chi ha gestito la società, e non è certo il mio cliente". "Per quanto ci riguarda - ha concluso l’avvocato - abbiamo piena fiducia nella magistratura e siamo certi di poter dimostrare l’estraneità ai fatti contestati".

"Lasciamo che la magistratura compia il suo percorso", ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, durante una conferenza stampa al Pirellone, parlando dell’avviso di garanzia inviato Ponzoni. Formigoni ha cercato di gettare acqua sul fuoco: "Riportiamo l’avviso di garanzia alla dimensione dei codici, è un avviso a tutela dell’indagato". Sulla trasparenza delle liste del Pdl il rieletto presidente non ha dubbi: "L’avviso di garanzia l’ha ricevuto oggi, non quando abbiamo composto le liste.

Era un assessore uscente, non avevamo alcun motivo per escluderlo". E sull’eventuale esclusione di Ponzoni dalla nuova giunta, Formigoni glissa: "È troppo presto per ragionarci, avrò un mese di tempo, di questa vicenda ne so quanto voi". 

 

 

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