Nella capitale la lotta ai tanti, troppi finti permessi auto per disabili rischia lempasse. A denunciare la preoccupante situazione è il sindacato dei vigili urbani, lOspol, che denuncia una totale mancanza di comunicazione tra lAtac e la polizia municipale.
«Non bastava la carenza dorganico - si legge in un comunicato sindacale - e unorganizzazione del lavoro non adeguata alle esigenze di un corpo di polizia ma soprattutto alle esigenze dei cittadini, adesso ci si mette anche lAtac a ostacolare il lavoro dei vigili urbani. Secondo lOspol lAtac «non consente ai vigili di controllare in tempo reale se un permesso handicap, esposto sul parabrezza di un veicolo, sia scaduto o, peggio ancora, usato abusivamente nonostante lintestatario sia ormai deceduto e non vi siano pertanto più i presupposti per occupare un posto riservato o circolare nella Ztl e sulle corsie preferenziali».
«Attualmente - prosegue la nota dellOspol- i comandi dei gruppi municipali per poter verificare se un permesso è valido devono formalizzare la richiesta tramite un fax inviato allufficio preposto dellAtac e tale ufficio, dopo aver preso in carico la richiesta, risponderà dopo alcuni giorni escludendo di fatto ogni possibile riscontro immediato che consenta alloperatore di procedere alleventuale ritiro del permesso o alla rimozione forzata del veicolo».
LOspol fa presente alla direzione dellazienda di autotrasporto capitolina «che il servizio relativo alla gestione dei permessi riservati alle persone diversamente abili è stato affidato in concessione dal Comune di Roma allazienda medesima» e pertanto «lAtac deve consentire al principale organo di controllo del Campidoglio e cioè al corpo della polizia municipale di fare agevolmente il proprio dovere perché è inammissibile che i soliti furbi continuino a farla franca e tutto questo anche a causa di una mera mancanza di comunicazione in tempo reale tra due enti appartenenti alla medesima amministrazione».
A tal fine lOspol ha richiesto un urgente incontro allassessore comunale al traffico e alla mobilità, Sergio Marchi «affinché verifichi al più presto, in relazione a tale problematica, se vi siano delle responsabilità amministrative da parte del comando del corpo e da parte dei vertici dellazienda pubblica di trasporto dopodiché ponga in essere i necessari atti amministravi che consentano alle sale operative della polizia municipale di poter garantire un efficace supporto agli agenti operanti i quali, allo stato attuale, si ritrovano a non poter dare delle risposte efficaci allopinione pubblica ma soprattutto alle lamentele di chi utilizza i suddetti permessi lecitamente».
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