Come falsario bravo, non cè che dire quella carta didentità avrebbe ingannato anche il più esperto poliziotto, ma come studente di geografia a scuola deve essere stato proprio una frana. Così quando il suo «cliente» ha esibito il documento ai carabinieri, si è ritrovato in manette nel classico batter docchio. Capirai è risultato residente nientemeno che a Gravina di Puglia, in provincia di Siena.
Luomo era stato fermato da un equipaggio del Radiomobile laltro pomeriggio verso le 15, per un normale controllo. Quanto mai indicato, visto che dalle tasche sono poi spuntati 26 grammi di hashish e oltre 400 euro. I militari hanno chiesto i documenti e lui, tranquillo, ha allungato una carta didentità. Che avrebbe ingannato chiunque, anche perché faceva parte di un lotte di veri documenti rubati in bianco e poi riempiti la foto del cliente, timbri falsi e dati di fantasia. Un po troppa fantasia, visto che Gravina di Puglia sè ritrovata dincanto catapultata dalla Puglia alla Toscana, dalla provincia di Bari a quella di Siena.
E in effetti una successiva verifica presso la banca dati del ministero dellInterno, effettuata con le impronte digitali, ha permesso di identificare il fermato come un tunisino di 35 anni, già colpito da un ordine di espulsione firmato dal questore di Bari. Quindi tra droga, mancato allontanamento e documenti falsi, ce nera quanto bastava per farlo andare in prigione.
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