Falso allarme bomba al liceo: un ordigno rudimentale con un volantino firmato Br

Sull’onda dell’inchiesta milanese sulle nuove Brigate Rosse, la stella a cinque punte torna a farsi vedere con frequenza preoccupante sui muri di più di una città. Nella capitale accade qualcosa che inquieta ancora di più. Il logo delle Br è disegnato sul volantino che accompagna l’ordigno rudimentale trovato ieri mattina in una scuola. Il pacco sospetto era in un sottoscala del liceo scientifico Amaldi in via Domenico Parasacchi, a Tor Bella Monaca, ed è stato fatto brillare dagli artificieri dei carabinieri, accorsi sul posto dopo l’allarme lanciato dal personale dell’istituto intorno alle 12,30. I primi ad arrivare sono stati i vigili del fuoco, che hanno fatto evacuare lo stabile in attesa degli esperti in esplosivi. L’ordigno, assemblato in maniera rudimentale, non sarebbe potuto esplodere perché mancava l’innesco. Ma anche se fosse esploso, secondo gli investigatori, avrebbe creato solo una forte deflagrazione e nessun danno: all’interno della scatola di scarpe c’erano sette «raudi magnum» (petardi usati a Capodanno), un reattore di lampada al neon, una piccola sveglia con quattro batterie stilo e della plastilina usata come collante. Nella scatola c’era anche un foglio con la scritta Brigate Rosse con al centro la stella a cinque punte. Per i carabinieri si tratta di un atto dimostrativo. Indagini sono in corso per cercare di capire chi abbia collocato l’ordigno all’interno del sottoscala. Sempre a Roma sono comparse alcune scritte sui muri firmate con elementi di riconoscimento delle Brigate Rosse. A via Fontebuono, alla Montagnola, ne è apparsa una contro gli arresti dei militanti padovani seguita dal disegno della falce e martello e da una stella a cinque punte. La frase, scritta con la vernice, è «Libertà per i compagni detenuti». Poco lontano, alla Garbatella, in via Passino, un’altra stella a cinque punte è comparsa davanti alla sede Ds del quartiere romano. Il riferimento è addirittura agli anni Settanta, in particolare al leader della Cgil Luciano Lama. «Dite a Lama che l’amo. Prima eravate bombaroli oggi siete solo democristiani». Entrambe le scritte sono state cancellate dall’ufficio decoro del Campidoglio.

Solidarietà ai Ds arriva da Roberto Giachetti, coordinatore della Margherita di Roma: «La comparsa di scritte oscene sui muri della sezione Ds della Garbatella, firmate da una stella a cinque punte, va condannata con fermezza».

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