MilanoLei è separata con due figli, tiene una rubrica di «Posta del cuore», ama film come Da qui all'eternità. Lui è vedovo, fa lagronomo, è timido, sente a tutto volume i dischi dei Matia Bazar ed è papà di una figlia-maschiaccio. Sincontrano e sinnamorano a quarantanni come se fossero ragazzini, e scoprono anche di essere dirimpettai. I giorni e le notti di Paolo Giorgi e Laura del Fiore, interpretate dal barese Emilio Solfrizzi e dalla torinese Stefania Rocca nella fiction di Raiuno Tutti pazzi per amore sarebbero perfetti se i due ora non dovessero combinare esigenze, gelosie e malumori delle rispettive figliolanze. Basta questaccenno di trama per dire che la famiglia in tv non è più quella di una volta. I Cesaroni di Canale 5 hanno fatto da apripista. E la risposta Rai non si è fatta attendere: in queste settimane Tutti pazzi guadagna ascolti, superando i 5 milioni di telespettatori; e il mix operato dal regista Riccardo Milani e dal soggettista Ivan Cotroneo sta svecchiando il pubblico dellammiraglia del servizio pubblico, interessando anche la fascia tra i 15 e i 24 anni, tradizionalmente lontana dalla prima rete.
Sarà che, come ricorda ogni anno lIstat, i divorzi sono in aumento, ma questo tipo di famiglia «movimentata» compare un po ovunque, anche nelle pubblicità. Non sono dei supplì surgelati ad addolcire le tensioni tra i figli di una mamma single e quelli del suo nuovo compagno? Nelle saghe made in Usa eredi di Dallas, da Beatiful a Dirty Sexy Money è praticamente impossibile individuare due personaggi che non abbiamo qualche genitore in comune. E nellatteso teen-drama Gossip girl, che debutta domani su Italia 1, tutti i ricchissimi genitori dei giovani protagonisti sono collezionisti di matrimoni e di relazioni multiple, e pazienza se i rispettivi figli vanno in crisi.
Ma, se ci pensiamo bene, non cè nemmeno bisogno di guardare all'America. Nellassolata, tradizionalissima Napoli, come cinsegna la storica soap di Raitre Un posto al sole, gli ex giovani innamorati Diego e Viola si sono ritrovati dun tratto fratelli, dopo le nozze dei rispettivi genitori. E forse non è un caso che altre famiglie numerose e scombinate, ma in fondo tradizionali, come quelle di Un medico in famiglia e Raccontami non facciano più gli ascolti record degli esordi. Anche perché le tribù casalinghe di ultima generazione video sanno mostrare in presa diretta una serie di problemi che spingono poi le famiglie vere, quelle che stanno a casa, a parlarsi di più su temi una volta imprevisti. Ad esempio, con i Cesaroni, la cui terza serie sta per andare in onda, si vede come tra due fratellastri possa sbocciare una passione travolgente che spiazza i genitori e gli altri fratelli. O nella fiction di Raiuno il sedicenne complessato Emanuele, al secolo Brenno Placido, dovrà fare i conti con il papà che, scrittore di successo e fama di tombeur de femmes, gli rivela di essere gay. In tutte queste storie, se una volta il terzo incomodo era un nuovo amore, ora la parte del «terzo» spetta all'ex, moglie o marito che sia, che allimprovviso bussa alla porta della casa che aveva lasciato.
Un altro tema che emerge è la simpatia. Queste famiglie, alla fine, o si tengono con lironia e il sorriso, o scoppiano. E così, mentre Claudio Amendola gioca spesso sui registri del «volemose bene», in Tutti pazzi gli stati danimo e le emozioni dei protagonisti si materializzano in divertenti e surreali miraggi completi di colonna sonora. Da notare che il produttore di Cesaroni e Tutti pazzi è lo stesso, la Publispei.
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