Famiglia I Castagna: «Sono stati loro Non esistono ipotesi alternative»

Giuseppe Castagna nella strage di Erba ha perso la sorella Raffaella, la madre Paola Galli e il nipotino Youssef. Ora sul settimanale «Oggi» ripercorre i punti ritenuti da qualcuno ancora oscuri della vicenda. Con il padre Carlo e il fratello Pietro, Giuseppe Castagna entra nel merito dei fatti che hanno portato la difesa dei Romano a chiedere alla Corte di esplorare «piste alternative» nella ricerca dell’assassino, compresa l’ipotesi del delitto in famiglia. E dice: «Noi Castagna non abbiamo nulla da nascondere»; poi spiega i dettagli dell’assicurazione sulla vita stipulata da Raffaella con beneficiari i genitori («e per 100mila euro mio fratello o tutti noi insieme avremmo ucciso la mamma, Raffaella e Youssef?») e i problemi con la sorella («io e Pietro non le parlavamo, è vero, ma solo per ricordarle il dissenso della famiglia»).

Conclude: «Non posso credere che ci sia qualcuno che abbia assistito al processo o abbia letto le carte processuali e che ugualmente possa essere convinto dell’innocenza di Olindo e Rosa. Avrei, avremmo compreso una linea difensiva tesa a dimostrare un’eventuale incapacità di intendere e di volere. Avremmo sofferto meno noi, e forse anche gli assassini».

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