Family-day: crescono le adesioni. Bondi: "Andrò in piazza ma senza fare polemiche"

Family-day: crescono le adesioni. Bondi: "Andrò in piazza ma senza fare polemiche"

Roma - La manifestazione a favore della famiglia in programma il 12 maggio continua a tenere banco. Nella sua nota settimanale, il Sir, settimanale di informazione religiosa, scrive: «L'iniziativa del Family Day testimonia la piena unità del mondo cattolico in difesa della famiglia fondata sul matrimonio. Molti - rileva il Sir - sono andati con cura certosina alla ricerca di opinioni dissenzienti rispetto alla linea che dal Papa alla Cei, alle associazioni laicali è stata coerentemente sviluppata a proposito dei valori e dei principi non negoziabili. È emersa invece l'unità». Questa convergenza per il Sir non dipende dal fatto che «nella Chiesa tutto sia monolitico, ma perché c'è una unità reale. Questa unità spontanea e reale, che viene da lontano, diventa argomentazione laica, discorso persuasivo nella società italiana» Si moltiplicano intanto le adesioni alla manifestazione a favore della famiglia. Per il centro-destra, hanno oggi assicurato la loro presenza in piazza Sandro Bondi, Antonio Tajani, Enrico La Loggia e Alessandra Mussolini. Per il centro-sinistra, dopo Mastella e Fioroni, è oggi la volta di Katia Belillo (Pdci) che annuncia di voler aderire al Family day e invita «a partecipare tutte le ragazze madri ed i ragazzi padri».

Bondi: "Aderisco ma senza polemiche" Il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi (nella foto), perteciperà al family day. «La manifestazione a favore della famiglia - spiega Bondi - deve essere concepita come un momento di sincero riconoscimento della realtà naturale originaria, che dà vita alla persona ed alla società. Dunque, evitiamo qualsiasi polemica sterile e pretestuosa. Perché la famiglia deve unire tutti secondo il dettato costituzionale, che ogni sincero democratico non può che seguire, e secondo la libertà della coscienza, principio laico e universalmente riconosciuto come il criterio garante della politica autenticamente laica». «Parteciperò, dunque, alla manifestazione del 12 maggio a favore della famiglia e lo farò a titolo personale ma anche, ne sono certo, in quanto rappresentante di ogni aderente a Forza Italia, che sia credente o non credente. Siamo tutti laici e democratici, dunque una manifestazione di questa importanza deve essere interpretata in positivo, non come un'azione conflittuale contro qualcuno, piuttosto, come un momento collettivo teso ad affermare, con spirito di serena positività, la realtà cardine della nostra società e dell'Occidente, la famiglia, come cellula originaria della vita e della vita associata».

Luxuria: "Iniziativa contro il governo" «Io non ci sarò al Family day. È una manifestazione antigovernativa» che vuole strumentalizzare la vicenda dei Dico. Vladimir Luxuria, si ferma a parlare con i giornalisti in Transatlantico, a Montecitorio. Il deputato di Rifondazione comunista non usa mezzi termini per criticare il Family day. «Non parteciperò a questa iniziativa - spiega l'esponente del Prc - perché sono una persona che ricopre comunque una carica politica e la mia adesione dovrebbe essere al manifesto. Ma questo non posso farlo, visto che questo manifesto si pone come obiettivo di contrastare un ddl, quello varato da questo governo, sui Dico.

Avrei partecipato - precisa Luxuria - se nella piattaforma ci fosse stata solo un richiamo alle politiche familiari. Ma non è così. Si tratta di una manifestazione che vuole strumentalizzare queste tematiche e lanciare questo messaggio: fare una legge che tuteli le coppie di fatto è incompatibile con le politiche familiari».

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