«Fango a tonnellate ma anche tanto affetto Per fortuna si riparte»

«Dopo la sconfitta di domenica ho subito tonnellate di fango. Personalmente penso al campo e non voglio far polemiche, anche se da parte della gente ho ricevuto molto affetto. Per fortuna però che nel calcio si riparte». Così il tecnico Gian Piero Gasperini nell'attesa conferenza stampa del venerdì. È stata, come sanno tutti, una settimana ricca di polemiche per una sconfitta arrivata alla seconda giornata di campionato. Ma allora cosa dovrebbero fare a Roma con mister Claudio Ranieri?
Il Gasperson che pur appare sorridente chiarisce con decisione altri due punti importanti. Primo. «Come tutti i lunedì ricevo la telefonata del presidente. Quello che ci siamo detti però è rimasto tra noi. Non ne ho mai parlato con nessuno». Secondo. «Al triplice fischio con il Chievo avete visto tutti come era l'ambiente allo stadio. I tifosi ci hanno chiamato sotto la Nord e ci hanno applaudito. Fuori invece c'è un altro ambiente. Un clima diverso che non è dipeso né dai tifosi né dall'allenatore».
Tutti comunque si aspettano una reazione già da Parma. Da dove ripartire? Il tecnico di Grugliasco non ha dubbi. «Dall'inizio del secondo tempo con il Chievo».
Resterà fino all'ultimo il dubbio Toni. «È quasi recuperato. Speriamo di averlo a Parma. Altrimenti giocherà Destro». Difficile immaginare chi giocherà al Tardini. «Ho visto scritte tante formazioni sui giornali. Ecco più che formazioni le chiamerei disinformazioni. In questi giorni ho provato giocatori e schemi, ma avendo tanti nuovi elementi a disposizione è impensabile schierarli insieme contemporaneamente. Saranno inseriti gradualmente nella formazione titolare quando potranno fare bella figura».
Contro i gialloblù non sarà facile, «perché si sono rinforzati parecchio e con Giovinco hanno alzato notevolmente il tasso tecnico.

Il nostro non sarà il campionato più bello, ma sicuramente è quello più difficile, dove ogni partita è assai equilibrata».
Dove può arrivare il Genoa? «Possiamo fare bene visto che ci siamo migliorati molto». Ma come ha dimostrato la debacle con il Chievo c'è ancora molto da lavorare.