A far impennare i conti sono viaggi e benzina

In tre anni, dal 2006 al 2008, per sei consiglieri il tetto di spesa per i rimborsi alle aziende è stato di circa 75mila euro. Nel 2006 il Comune ha dovuto elargire 10mila euro di spesa, 33mila 942 euro nel 2007 e 32mila 617 euro nel 2008, dato incompleto perché alcune richieste di rimborso sono ancora oggi al vaglio del direttore di settore della zona 3. Decisamente meno importante la spesa per l’anno 2006 ma solo per un motivo: il nuovo mandato è stato conferito ad anno in corso per cui le attività del Consiglio sono cominciate circa a metà anno, a giugno per la precisione. Il recordman, invece, tra i consiglieri, per il rimborso alle aziende, tocca ad un politico che milita nelle file dell’opposizione.
Nel 2007 il Comune ha dovuto elargire alla sua azienda ben 11mila euro. Ma non è finita, perché a far impennare il pallottoliere dei conteggi per le spese ai consiglieri anche i rimborsi chilometrici. Per l’appunto due consiglieri, sempre in zona 3, questa volta della maggioranza, dichiarano di abitare fuori città.

A far scattare il campanello d’allarme è, però, il caso di un consigliere che, nel 2008, ha richiesto mensilmente il rimborso chilometrico per affrontare un viaggio di 75 chilometri e raggiungere la sede del parlamentino.

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