Uno su mille ce la fa. Ecco, magari fosse così facile. Se hai giocato la sestina secca al Superenalotto che ti ha dettato in sogno zia Carmela sappi che come minimo uno su 622 milioni, 614 mila 630 ce la fa. E quasi sicuramente non sei tu. Ma stasera sarai ancora lì, davanti al televideo, ottanta milioni in palio, sessanta milioni di combinazioni giocate, quasi il doppio del concorso precedente, già superato di quasi 10 milioni di euro il record di tre anni fa che premiò Milano con 71.767.565,57 euro, centesimo più, centesimo meno. Arrivano da tutta Europa per giocare da noi, è la nuova ossessione, che i venti della crisi delle Borse sta soffiando a distanze siderali, ma anche perché all’estero, rispetto a noi hanno un po’ il braccino corto. Il nostro Superenalotto è il difficile del mondo e quindi anche il più ricco. Hai una probabilità di vincere su 139 milioni se giochi al Lotto tedesco, una su 80 milioni se ti butti sul Powerball americano, uno su 13 milioni se ti accontenti della National lottery inglese e del Loto francese. Se ti piace vincere facile invece ti consigliamo Malta: una probabilità su 575mila di sbancare. Provaci da bravo e poi facci sapere.
Le cifre di ieri ci informano che per beccare il 6 maledetto o benedetto la spesa complessiva è stata di poco meno di 30 milioni di euro, che portano a 90,4 milioni la spesa dell’ultima settimana, il che significa che i dieci milioni di scommettitori hanno speso almeno tre euro a testa, spilorci che non siete altro.
Gente che dà i numeri, con l’aria da fuori di testa che c’è in giro, non manca di certo, tantomeno adesso che non si parla, nel bene e nel male, che di cifre. Qualcuno si è messo lì e ha calcolato quante altre cose ti possono capitare una volta ogni 622 e passa milioni di volte, oltre a centrare la sestina che ti capovolge la vita come una clessidra. La più gettonata è quella del fulmine: esiste una possibilità ogni cinque milioni e mezzo che una saetta ti incenerisca durante una tempesta magnetica. Oddio, non sempre funziona così. Roy
Cleveland Sullivan, che fa la guardia forestale nel parco naturale della Virginia e che ha sempre un po’ i nervi a fior di pelle nei suoi settantuno anni di vita è stato colpito sette volte da un fulmine. Quello che lo rende nervoso però è che in compenso non ha beccato mai nemmeno un gratta e vinci.
La statistica poi piace da morire ai menagramo. Una per esempio ci spiega, mentre tu ti pianti le mani in tasca, che se bontà tua campi cent’anni, hai una probabilità su cento di morire in un incidente automobilistico, una su trecento di essere assassinato, una su un milione di morire colpito in pieno da fuochi artificiali vaganti e una su otto milioni di lasciarci le penne in un incidente aereo, così come hai una chance su 500 milioni di beccarti il virus dei polli. E sempre in tema di cattive notizie sapete quante probabilità avete facendo un numero telefonico a caso di sentirvi rispondere da Paris Hilton? Una su 40 milioni. La speranza almeno è che non vi risponda sempre che abbia qualcosa da dirvi. Ma se pensate comunque che vincere al Superenalotto sia la cosa più difficile che c’è siamo costretti a deludervi anche qui. Angelo Gallina, un ex ferroviere di 78 anni, e la moglie Maria hanno vinto nello stesso giorno il primo premio in due lotterie diverse della California, la Super-Lotteria di Stato, 17 milioni di dollari, e la Fantasy 5, 126 mila dollari. Avevano una possibilità su ventitremilaottocento miliardi. Cioè, hanno calcolato gli astronomi, che è 38 mila volte più facile centrare il Superenalotto. Roba da spararsi visto che gratta gratta hanno vinto un quarto del montepremi in palio stasera.
Se si va sulle gemelle invece ci si diverte. Dieci anni fa per esempio tra gemelle identiche, Ashley Irene, Lindsey Lucille, Kara Colleen ed Alyssa Anne Gradys, sono venute al mondo da una gravidanza spontanea, evento, spiegano, che succede una volta ogni 100 milioni di casi. Ma è niente rispetto al caso delle gemelle Nicole, Erica e Jaclyn Dahm.
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