Economia

Farmaceutica. L'influenza fa bene a Boiron, crescono ricavi e utili

La forte redditività dell'azienda francese specializzata in medicinali omeopatici è stata determinata anche dalle specialità antiinfluenzali. L'ad di Boiron Italia, Silvia Nencioni: «Nel nostro Paese crescita superiore al dato medio di gruppo»

Boiron, azienda farmaceutica francese leader nel mercato dei medicinali omeopatici, ha chiuso un 2009 in netta crescita: il fatturato, che ha raggiunto i 526 milioni di euro, è aumentato del 12,7%. All'incremento del giro d'affari di Boiron si accompagna una redditività ancora migliore: più 61% il margine operativo, e più 53,4% l'utile netto, che ha raggiunto i 59,8 milioni. La società è quotata alla Borsa di Parigi, e il cda proporrà all'assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,7 euro per azione. Brillanti anche i risultati della controllata italiana, di cui è amministratore delegato Silvia Nencioni: qui la crescita del fatturato è stata del 14,5%, superiore a quella dell'intero gruppo. Un dato superiore sia a quello della crescita media dell'omeopatia (più 9,5%-dati IMS health sell-out), sia a quello dei prodotti di automedicazione (stabile con un meno 0,1%- dati IMS health sell-out).
«L'esercizio 2009 - spiega Silvia Nencioni - è stato caratterizzato soprattutto dall'eccezionalità dell'influenza A, che ha contribuito alla nostra redditività». Tra i prodotti omeopatici di Boiron, infatti, l'area più importante è proprio quella legata ai sintomi influenzali. Il farmaco di punta, Oscillococcinum, solo in Italia ha venduto circa un milione di confezioni. Altro prodotto di largo consumo è il collirio Euphralia (1,3 milioni di pezzi).
Da sottolineare, infine, che nel 2009 sono stati investiti complessivamente 41 milioni di euro, il 72,7% più del 2008.
Boiron, azienda farmaceutica francese leader nel mercato dei medicinali omeopatici, ha chiuso un 2009 in netta crescita: il fatturato, che ha raggiunto i 526 milioni di euro, è aumentato del 12,7%. Un dato superiore sia a quello della crescita media dell'omeopatia (più 9,5%), sia a quello dei prodotti di automedicazione (stabile con un meno 0,1%). All'incremento del giro d'affari di Boiron si accompagna una redditività ancora migliore: più 61% il margine operativo, e più 53,4% l'utile netto, che ha raggiunto i 59,8 milioni. La società è quotata alla Borsa di Parigi, e il cda proporrà all'assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,7 euro per azione. Brillanti anche i ritultati della controllata italiana, di cui è amministratore delegato Silvia Nencioni: qui la crescita del fatturato è stata del 14,5%, superiore a quella dell'intero gruppo.
«L'esercizio 2009 - spiega Silvia Nencioni - è stato caratterizzato soprattutto dall'eccezionalità dell'influenza A, che ha contribuito alla nostra redditività». Tra i prodotti omeopatici di Boiron, infatti, l'area più importante è proprio quella legata ai sintomi influenzali. Il farmaco di punta, Oscillococcinum, solo in Italia ha venduto oltre un milione di confezioni. Altro prodotto di largo consumo è il collirio Euphralia (1,3 milioni di pezzi).


Da sottolineare, infine, che nel 2009 sono stati investiti complessivamente 41 milioni di euro, il 72,7% più del 2008.

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