Farmaci e terapie

"Flurona": cos’è il doppio contagio Covid e influenza

Anche in questa stagione invernale è possibile ammalarsi di Covid e influenza nello stesso momento: quali sono i sintomi, le terapie disponibili e il parere degli esperti

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Se ne parlava già un anno fa e anche alle fine del 2023, prepotentemente, torna la possibilità che uno stesso soggetto possa essere colpito da "Flurona", ossia simultaneamente dal Covid e dall'influenza visto che si tratta di due virus diversi pur con tantissime similitudini. Se ne parla soprattutto in questo periodo perché, durante le festività natalizie, sono molto più frequenti i momenti in famiglia e spesso si raggiunge il picco influenzale della stagione.

Cosa succede con Covid e influenza

Il nome Flurona non è casuale: è il mix tra flu (influenza) e il coronavirus (corona). Ma qual è l'andamento delle due epidemie parallele nel nostro Paese? Sono in aumento i pazienti contagiati dal Sars-CoV-2 e dall'influenza, quest'ultima con 630mila casi soltanto nell'ultima settimana come ha spiegato il rapporto dell'Iss (Istituto Superiore di Sanità). Purtroppo, però, invidurare di quale malattia si è colpiti è molto difficile per i sintomi perfettamente sovrapponibili:

  • febbre
  • mal di testa e mal di gola
  • tosse
  • raffreddore
  • dolori muscolari

Come riconoscere il virus

Se, in alcuni casi, esistono lievi differente tra le due malattie come, ad esempio, la perdita di gusto e olfatto tipici del Covid, in tutti gli altri casi soltanto il tampone naso-faringeo può svelare l'arcano con un test Pcr, il test molecolare maggiormente utilizzato nei laboratori che si basa sul materiale genetico preso dal tratto respiratorio del paziente.

Cosa dicono gli esperti

Per la prima volta, Flurona è apparsa in Israele esattamente due anni fa, nel dicembre 2021. "Spesso una doppia infezione comporta un decorso più grave della malattia e anche un incremento della mortalità", ha dichiarato a Repubblica il prof. Christian Wiedermann dell'Istituto di medicina generale e Public Health di Bolzano - "In Inghilterra sono state rilevate doppie infezioni virali in circa l'8% dei pazienti che hanno contratto il Covid. In casi di questo tipo il rischio di dover ventilare meccanicamente i pazienti raddoppia". A parte i casi più gravi, però, la stragrande maggioranza delle volte le terapie permettono la perfetta guarigione di chi contrae Covid e influenza insieme. "Le due infezioni simultanee possono portare a sintomi diversi, dipende dalla risposta immunitaria della persona che viene colpita. Sicuramente genera una sintomatologia più pesante, che potrebbe protrarsi più a lungo", ha spiegato il prof. Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Ospedale Galeazzi di Milano.

Le terapie

Quando si tratta di infezioni virali, come in questi casi, tuttl gli esperti sottolineano che gli antibiotici non vanno mai presi se non sotto stretta prescrizione medica. I soggetti più fragili, invece, che subiscono il contemporaneo contagio "possono utilizzare farmaci antivirali specifici (o anche monoclonali solo in caso di Covid) che devono essere prescritti dal medico di medicina generale ed essere assunti entro i primi 5 giorni di malattia: sono in grado di ridurre il rischio di malattia severa o di ospedalizzazione", ha dichiarato al Corriere il prof. Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di Malattie infettive e tropicali (Simit) e professore emerito di Malattie infettive all’Università Tor Vergata di Roma.

Se si hanno febbre e raffreddore, invece, ecco il tanto amato paracetamolo ma anche spray nasali che permettono di respirare meglio: con il mal di gola sono molto importanti gli antinfiammatori ma sempre dopo prescrizione del proprio medico, da evitare la medicina fai-da-te. Quando si ha presenza di tosse e catarro è probabile che "sia sopraggiunta una sovrainfezione batterica delle vie respiratorie. In questo caso il medico valuterà la prescrizione di antibiotici per evitare complicanze come la polmonite".

Infine, Pregliasco spiega che influenza e Covid provocano una risposta infiammatoria dell'organismo "che in un certo senso è bene non fermare del tutto. Per capirci, i vari virus respiratori colpiscono le prime vie, e a seguito di questa infenzione nasce la risposta infiammatoria, ma la cosa non è negativa perché l'infiammazione è la reazione innescata dal nostro sistema immunitario, che può scatenare tra l'altro anche la febbre. Dunque, si possono assumere antinfiammatori per attenuare i sintomi, ma è bene lasciarle fare il suo corso".

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