Gengivite: di cosa si tratta. Sintomi e rimedi

Gengive sanguinanti, gonfie o doloranti. Cosa fare e perché questa infiammazione può evolversi in parodontite

 Gengivite: di cosa si tratta. Sintomi e rimedi

I problemi gengivali sono comuni e a volte vengono trascurati, ma può essere un errore fatale. Le gengive rosse, gonfie o che sanguinano facilmente sono la sede di un'infiammazione chiamata gengivite che, se non curata, degenera in parodontite.

Non c'è bisogno di correre dal dentista al primo segno di sanguinamento. Uno spazzolino duro o del cibo possono danneggiare le gengive e un sanguinamento gengivale regolare è un segnale d'allarme. È necessario prestare attenzione e consultare un medico, infatti, l'infiammazione gengivale (gengivite) può svilupparsi in modo silenzioso.

Le gengive sono rosse, gonfie, ipersensibili e possono sanguinare durante lo spazzolamento.

Il dolore si manifesta solo nelle forme più avanzate di gengivite, quando si è formato un ascesso o i denti iniziano a muoversi. Questa si chiama parodontite, ed è più difficile da curare rispetto alla semplice gengivite. Ecco perché è importante consultare rapidamente un dentista che controllerà le condizioni delle gengive.

Utilizzando una sonda parodontale, può valutare lo spazio tra la gengiva e i denti. Si tratta di un esame indolore che può individuare l'inizio di un allentamento e possono essere eseguiti ulteriori esami per individuare danni ossei.

Perché essere vigili durante la gravidanza o il diabete?

In gravidanza, bisogna fare attenzione nel secondo trimestre: a causa dei cambiamenti ormonali, la gengivite precoce può peggiorare durante la gravidanza, in particolare tra il terzo e il sesto mese.
In caso di diabete è necessario sottoporsi a controlli regolari: il 60% dei diabetici soffre di gengivite o parodontite. È quindi importante essere particolarmente vigili e si consiglia un controllo dal dentista ogni tre mesi.

Cogliere l'occasione per smettere di fumare

Il tabacco non è responsabile della malattia gengivale, ma crea condizioni favorevoli allo sviluppo di batteri patogeni. Le gengive dei fumatori, meno vascolarizzate, tendono a sanguinare meno. Senza questo segnale d'allarme, la malattia e i suoi sintomi si sviluppano più rapidamente.

Come ridurre rapidamente le gengive gonfie?

La rimozione meccanica della placca (spazzolamento, filo interdentale) è il primo trattamento e la migliore prevenzione della gengivite. Previene l'accumulo di batteri e riduce il rischio di infiammazione gengivale.

Quante volte al giorno bisogna lavarsi i denti?

Per una buona igiene orale, l'ideale è lavarsi i denti per tre minuti, due o tre volte al giorno, almeno al mattino e alla sera, ma ciò che conta di più è la tecnica. Bisogna pensare a quello che si sta facendo ed essere molto metodici, altrimenti la mano va sempre negli stessi punti, dimenticando gli altri. Bisogna spazzolare settore per settore, prima il basso e poi l'alto, poi il lato destro e poi il sinistro. Iniziare con la superficie esterna, dal molare al canino, e spazzolare dalla gengiva verso il dente, con un movimento rotatorio. Quindi, spazzolare la superficie interna allo stesso modo e terminare con un movimento avanti e indietro lungo il solco.

Quale spazzolino scegliere?

La regola principale da seguire è non essere aggressivi. Uno spazzolino morbido evita di creare piccole lesioni gengivali. Per quanto riguarda la dimensione delle setole, si raccomanda 20/100, o anche 17/100. Inoltre, la testina dello spazzolino deve essere piccola per raggiungere tutte le aree, e il manico flessibile se si usa lo spazzolino manuale.

Se lo spazzolamento è eseguito correttamente, uno spazzolino manuale è perfettamente adatto. Gli spazzolini elettrici, vibranti o con movimento rotatorio, sono più rapidi ed efficaci per le persone maldestre.

I dentifrici etichettati come "cura delle gengive" sono utili contro l'infiammazione?

I dentifrici contenenti bicarbonato di sodio, clorexidina o triclosan sono raccomandati per la gengivite perché aiutano a riequilibrare la flora orale. Questi dentifrici offrono un leggero beneficio, ma solo in modo molto moderato e a condizione che ci si lavi i denti correttamente. Prima di spendere di più per il dentifricio, è meglio acquisire una tecnica impeccabile.

Gli spazzolini interdentali e il filo interdentale sono utili?

Gli scovolini interdentali sono utili se lo spazio tra i denti è sufficientemente ampio. Completano lo spazzolamento, ma non lo sostituiscono. Se lo spazio interdentale è stretto , consigliamo di utilizzare il filo interdentale per integrare lo spazzolamento. Aiuta a rimuovere i residui di cibo incastrati tra i denti. Le istruzioni sono molto semplici: tenere il filo tra due dita, farlo scorrere tra due denti e fare un movimento orizzontale avanti e indietro.

Usare il collutorio?

L'uso quotidiano del collutorio non è raccomandato. In caso di infiammazione marcata, è possibile optare per un breve ciclo di collutorio a base di clorexidina. Seguire i consigli del proprio dentista per preservare al meglio la flora orale.

Detartrasi regolare dal dentista per rimuovere il tartaro

La detartrasi è un trattamento molto efficace contro la gengivite. Permette di rompere meccanicamente il biofilm dentale. Utilizzando curette o strumenti a ultrasuoni, il dentista rimuoverà la placca batterica. In fase di parodontite, si raccomanda la levigatura radicolare (ablazione del tartaro sottogengivale). Questa viene eseguita in studio in anestesia locale in diverse sedute. La situazione viene rivalutata dopo tre mesi. Per alcune persone, la levigatura e i controlli annuali sono sufficienti. Altri necessitano di due o tre sedute all'anno.

Quando si è manifestata la gengivite, optare per la pulizia chirurgica

Per trattare la parodontite grave (20% dei casi), a volte è necessario aprire la gengiva per eliminare i batteri. La procedura viene eseguita in anestesia locale, presso lo studio dentistico.

Diverse tecniche possono essere utilizzate per riparare il sistema di attacco del dente. Se, nonostante tutto, uno o più denti vengono persi, si prende in considerazione l'inserimento di impianti (con rischio di complicazioni).

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