Farmaci e terapie

Nei: cosa sono e quando preoccuparsi. L'importanza della prevenzione e del controllo

Ogni persona ne ha circa 40 già dalla nascita, i nei sono macchioline della pelle per lo più innocue. Alcuni però, per genetica o agenti esterni, possono modificarsi e diventare pericolosi melanomi. Scopriamo insieme come riconoscerli

Foto per gentile concessione campangna Heliocare tour
Foto per gentile concessione campangna Heliocare tour
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Tutti sappiamo cosa sono i nei perché, le macchioline di colore scuro, sono patrimonio genetico di tutti. Il loro nome scentifico, è nevi, ma sono chiamati molto più comunemente nei. Si tratta di macchie che compaiono sulla nostra pelle quando specifiche cellule epiteliali (melanociti) si accumulano, formando una piccola massa insieme al tessuto circostante. Si presentano in genere con vari colori, dal rosato, al marrone chiaro, marrone scuro o dello stesso colore della pelle.

Come dicevamo sono molto diffusi, si parla addirittura di 30/40 presenti sul corpo di ogni persona fin dalla nascita, e nel corso della vita, soprattutto dopo i 40 anni, possono anche comparirne di nuovi. Le persone con la pelle chiara ne hanno spesso di più rispetto a quelle con la pelle più scura. Inoltre, se si ha una familiarità, ci sono maggiori probabilità di svilupparne numerosi, o di un particolare tipo.

È vero che questi rappresentano un’anomalia della pelle, ma sono del tutto fisiologici e solo una piccola parte può degenerare e dar vita ad un tumore della pelle molto pericoloso chiamato melanoma. La trasformazione può avvenire spontaneamente, ma sollecitazioni esterne, come l’esposizione ai raggi UV, tendono a favorirla: da qui l'importanza della prevenzione e del controllo.

Non tutti i nei sono uguali, la distinzione non è soltanto tra benigni e maligni ma anche quelli che non creano nessun problema possono essere diversi da persona a persona. Non solo nella forma ma anche per lo spessore. Ci sono quelli "piatti" o quelli leggermente in rilievo, che tendono ad ingrossarsi nel corso della crescita o a rimpicciolirsi e sparire.

Nei, quando preoccuparsi

È bene fin dall'adolescenza far esaminare i nei da uno specialista dermatologo ma anche fare un auto-controllo per avere un'idea di dove sono disposti. Possono svilupparsi su una qualsiasi parte del corpo e la maggior parte compare sulla schiena, sulle gambe, sulle braccia e sul viso. Importante controllare però tutte le zone, anche quelle non esposte: in questo caso si può utilizzare uno specchietto, o farsi aiutare nel controllo, per vedere se nel corso del tempo modificano la loro forma.

È infatti questo il primo campanello d'allarme che deve spingerci ad approfondirne la natura con il controllo da uno specialista. La visita, assolutamente indolore, inizierà con una mappatura che servirà nei successivi controlli per vedere qualsiasi tipo di mutamento. Poi, ogni neo verrà verificato con un dermatoscopio per osservarne le caratteristiche microscopiche invisibili ad occhio nudo.

Il controllo da fare a casa

Come buona abitudine, i nei possono essere controllati anche a casa con una semplice tecnica. Si chiama la regola dell'ABCDE e, come le lettere, si basa su 5 caratteristiche:

  • A, come asimmetria. I nei sono simmetrici mentre il melanoma presenta una metà più grande dell'altra
  • B, come bordo. I bordi di un neo sono regolari, quelli di un melanoma sono frastagliati
  • C, come colore. I nei hanno un colore unico e uniforme, mentre il melanoma può avere più colori
  • D, come dimensioni. I nei crescono fino a un diametro di 6 mm, i melanomi di solito sono superiori ai 6 mm
  • E, come evoluzione. La rapida crescita di un qualunque neo o macchia pigmentata deve destare sospetto.

Altri segnali d'allarme sono il sanguinamento o il prurito di un neo, oppure la comparsa di un nodulo o di un'area arrossata intorno. Se si nota anche uno soltanto di questi fattori, è assolutamente necessario rivolgersi al dermatologo, visto che sia la prevenzione, che l'intervento precoce sul melanoma, possono fare la differenza.

Le buone regole per l'esposizione al sole

L'ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha messo a disposizione un'informativa con una serie di false credenze sui nei, che è importante consultare se si hanno dubbi. Come buona regola, le persone che hanno molti nei dovrebbero usare particolare cautela nell'esposizione solare, perché rischiano maggiormente di sviluppare un melanoma e utilizzare sempre una protezione solare molto alta, da spalmare anche dopo aver fatto il bagno. Inoltre è sconsigliata l'esposizione diretta al sole durante le ore più calde ed è preferibile prediligere l'ombra o indossare indumenti freschi che coprano le parti con i nei. In ultimo è bene usare un cappello a falda larga in spiaggia, ed evitare allo stesso modo l'abuso di lampade solari.

L'importanza della prevenzione

Come per qualsiasi altra patologia potenziamente pericolosa, è importante la prevenzione. In particolar modo i nei sono una delle visite più importanti visto che i melanomi sono un tipo di tumore molto aggressivo. È bene cominciare a farli controllare già dall'adolescenza ma nell'età adulta diventa un obbligo. La prima visita, che va fatta da un dermatologo, controllerà tutti i nei vecchi e nuovi presenti sul corpo, valutando anche la storia familiare e la presenza di nei potenzialmente pericolosi. In caso di sospetto si procederà con un esame istologico per stabilire l'eventuale presenza di cellule tumorali.

Le visite vanno ripetute ogni anno come buona regola, e ogni sei mesi in presenza di molti nei.

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