
La situazione è quella tipica: è estate, si sta per partire per il viaggio che si è sognato tutto l'inverno, ma si deve decidere cosa mettere in valigia. E, si sa, per viaggiare leggeri, è importante portare con sé solo ciò che è necessario e indispensabile: necessario e indispensabile è sicuramente un kit medicinale da viaggio, affinché non si resti scoperti per tutte le evenienze.
Cosa sapere prima di partire
Prima di passare ad analizzare cosa mettere nel kit da viaggio medicinale, è fondamentale approfondire la conoscenza di alcune informazioni di cui si potrebbe aver bisogno, in particolare se si va all’estero. Quando ci si reca in alcune nazioni del mondo, infatti, ci potrebbe essere necessità di alcune vaccinazioni: per quanto riguarda questo tema, bisogna, per tempo, consultare il sito dell'Unità di Crisi della Farnesina, per sapere quali vaccini si devono effettuare nelle settimane o nei mesi precedenti la partenza.
C'è poi un'altra problematica: è necessario informarsi se i farmaci che si assumono di solito - per esempio quelli legati a una malattia cronica - sono considerati legali nel Paese di approdo e quindi sono ammessi al controllo in aeroporto.
Anche le quantità possono risultare problematica in base alle leggi locali quando si viaggia all'estero, per cui a ogni buon conto è bene portare con sé anche un certificato o una ricetta medica che attesti la necessità di uno o più determinati farmaci.La composizione del kit farmaci da viaggio
Si passa quindi alla composizione del kit medicinale da viaggio vero e proprio, che può comprendere:
- i farmaci per le terapie in corso e nella quantità occorrente per tutto il periodo di permanenza fuori casa. Si devono fare un po' i conti e controllare quante pastiglie e quante gocce di questo o quel medicinale sono necessarie alla durata del viaggio;
- i medicinali comuni. Alcune persone trovano confortante portare con sé anche una quantità determinata di farmaci di uso comune, dall'ibuprofene al paracetamolo fino all’aspirina. Tuttavia soprattutto se si sta viaggiando in Italia, questo potrebbe essere superfluo, a meno che non ci si stia recando in un campeggio nel bel mezzo della natura, magari per fare un po' di digital detox e quindi stare lontani dai centri abitati;
- i cerotti, soprattutto se si sta viaggiando con i bambini, ma anche gli adulti possono procurarsi un piccolo taglietto ogni tanto, per cui meglio non sfidare la fortuna;
- un disinfettante che si è già utilizzato e dell'ovatta sterile. Per lo stesso motivo per cui ci si munisce di cerotti, il disinfettante e l'ovatta possono aiutare a tenere pulita una piccola ferita, dato che per una grande ferita eventuale ci si deve recare al pronto soccorso;
- un termometro. Può aiutare a controllare la propria temperatura corporea, perché anche se d’estate le influenze stagionali sono un po' diverse, può sempre capitare un'insolazione o un'intossicazione alimentare con aumento della temperatura. Il termometro serve quindi per controllare il sintomo ed eventualmente comunicarlo al medico;
- le pomate per contusioni. Anche in questo caso è meglio tutelarsi e portare con sé qualcosa in più rispetto a qualcosa in meno. Certo, se in vacanza ci si dedicherà ad attività avventurose, le contusioni possono essere comuni, ma anche in pieno relax in un resort a cinque stelle può succedere di farsi male, magari mettendo un piede in fallo con i tacchi alti;
- un buon antiacido che sia stato usato in precedenza. Quando si sta fuori casa, a volte, si può provare la voglia di assaggiare nuovi cibi o di mangiare un po' di più del solito, e quindi può venire in aiuto un antiacido, ma senza dimenticare di portare con sé anche qualcosa che aiuti a digerire, non necessariamente un farmaco ma magari un prodotto di naturale come il citrato oppure il bicarbonato di sodio.