Politica

Farmacie, da oggi i cartelli che segnalano ai clienti le medicine con lo sconto

È operativo l’accordo tra Federfarma e ministero della Salute. Ancora polemica sull’ipotesi di vendere i farmaci al supermercato

Monica Marcenaro

da Milano

Arriva l'aspirina con lo sconto. È diventato operativo infatti l'accordo tra Federfarma, l'associazione che riunisce gli oltre 15mila titolari di farmacia, e il ministero della Salute in base al quale i medicinali da banco verranno messi in vendita scontati. Una buona notizia per il Natale dei cittadini italiani. E soprattutto una promessa che diventa realtà.
Ogni farmacia pubblicizzerà l'iniziativa con tanto di cartelli che evidenzieranno la riduzione di prezzo praticata. Lo rende noto Federfarma, che «ha provveduto, tramite le proprie strutture territoriali e per via informatica - si legge in una nota - a inviare a tutti i punti vendita i poster che ciascuno, nel rispetto dell'accordo stipulato venerdì scorso con il ministro Storace, esporrà per informare la cittadinanza sulla percentuale di sconto praticata sui farmaci senza obbligo di ricetta».
«Farvi risparmiare è un nostro impegno», questo lo slogan stampato sui manifesti che saranno esposti sugli scaffali e che si possono vedere già in molti negozi. Il testo recita così: «In attuazione della legge 149/2005, in questa farmacia su tutti i farmaci senza obbligo di ricetta si applica il seguente sconto». Subito sotto le caselle da compilare indicando la percentuale di «taglio» ai prezzi.
Due i modelli allegati nel comunicato di Federfarma. Uno con una casella unica, l'altro con due: la prima per i «farmaci senza obbligo di prescrizione» e la seconda per i «farmaci da automedicazione».
Mentre i titolari di farmacia corrono ai ripari, continua la polemica per la vendita dei medicinali da banco nei supermercati e nei grandi magazzini. È di due settimane fa la proposta avanzata da Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, organizzazione che rappresenta le aziende della distribuzione moderna in Italia, di vendere i prodotti di automedicazione nei centri commerciali con la prospettiva di far risparmiare al consumatore anche il 20 per cento sul prezzo d'acquisto. Un'idea raccolta e condivisa dalla Coop che farà partire il prossimo 7 gennaio una raccolta di firme in tutti i punti vendita per una proposta di legge popolare sulla liberalizzazione del mercato.
Ma gli industriali del settore non ci stanno. «Un'iniziativa fuori termine - ha commentato il presidente di Farmindustria, Sergio Dompè - mi sembra che sia stato già un bel passo avanti da parte dei farmacisti con l'applicazione degli sconti. Non ha alcun senso pensare a una distribuzione alternativa. Anzi, può essere dannoso.

Teniamo conto che l'Italia è tra i paesi con il più basso livello di problemi derivanti da una cattiva somministrazione di medicine e il merito va al farmacista e al ruolo positivo che esercita».

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