Il fascino segreto della musica

MiTo e' donna? Non proprio, e comunque punta sulla par condicio dei sessi. Di sicuro, la presenza femminile, senza essere preponderante, è però incisiva in questo festival che ha preso il via venerdì scorso e terrà banco fino al 23. Una presenza che non è dominante per quantità, così come mancano i pezzi da novanta del concertismo al femminile. Assenti, insomma, le eccellenze del settore: le Martha Argerich del pianoforte piuttosto che la Hilary Hahn (non citiamo la stella di prima grandezza Anne-Sophie Mutter, troppo costosa) o le Viktoria Mullova del violino. Così come l'unica cantante superstar in cartellone, cioè Cecilia Bartoli, è ospite si di MiTo, ma si concede solo nella «gemellata» Torino.
Tanto per cominciare, tuttavia, a essere in parte donna è la testa di MiTo. Nel senso che la presidenza di Francesco Micheli si salda con il coordinamento artistico di Francesca Colombo che, da ingegnere con studi musicali, s'è da poco guadagnata la sovrintendenza del Maggio Musicale Fiorentino. Assieme a Micheli, Giovanni Bazoli e Severino Salvemini, lunedì 20, al Centro Congressi della Fondazione Cariplo, la Colombo parlerà dell'impatto economico e sociale che MiTo ha sulla città.
MiTo intanto porta in scena quella che ancora è una rarità nel mondo musicale (non solo nazionale): una giovane «direttora» d'orchestra, per di più mamma da poco e con una storiua non comune alle spalle. È la cinese Xian Zhang, direttore musicale per il secondo anno consecutivo dell'Orchestra Verdi, istituzione cui va riconosciuto il coraggio di tante decisioni. Tra esse, appunto, quella di porre al timone della propria compagine una donna, per di più d'Oriente. Per MiTo, la troveremo sul podio dell'Orchestra e Coro Giuseppe Verdi il 22, all'Auditorium Cariplo. La Xian è figlia della nuova Cina, quella che indaga appassionatamente l'Occidente dopo decenni di dinieghi. Più nel dettaglio: è figlia di una pianista e di un liutaio che durante la «rivoluzione culturale» furono costretti al lavoro nei campi. Profittarono però del primo disgelo per immergere quella loro bimba di grande talento nella cultura a loro vietata. Ora la Zhang è una donna dal sorriso pronto ma dalla scorza dura, pragmatica e decisa. Ha abbattuto una serie di barriere e ha all'attivo una serie di conquiste. Anzitutto s'è conquistata la città faro del mondo, New York, dove è Associate Conductor della NY Philharmonic. Ha condotto le più importanti orchestre d'America e ora avanza in Europa. E' l'unica donna che in Italia abbia ottenuto la conduzione stabile di un'orchestra.
Sempre in tema d'Oriente, spunta il nome della coreana Mi-Yeon I, pianista sotto i trent'anni, brava e assai graziosa, fra gli ospiti (oggi, alle 18) del ciclo di concerti pianistici che quotidianamente si terranno nella Sala da Ballo della Galleria d'Arte Moderna a Villa Reale. Percorsi piuttosto originali quella della Mi-Yeon I, che scopre il talento in patria ma lo coltiva nella remota Nuova Zelanda. Qui si costruisce una carriera suonando per esponenti politici in visita a Wellington, quindi è volata negli States. Ora tenta l'affermazione europea. E parte proprio dall'Italia: ha scelto infatti di perfezionarsi all'Accademia Incontri con il Maestro di Imola, uno scrigno di talenti che MiTo - con il sostegno di Mediaset - ha inteso portare alla ribalta dedicando il ciclo di concerti delle 18. Aldilà delle due artiste d'Oriente, bisogna riconoscere a MiTo il merito di dare spazio alle interpreti di casa nostra. Ecco le fanciulle del Trio Estrio, una felice combinazione di temperamento, fantasia e tecnica inossidabile. Si tratta della violinista Laura Gorna, della violoncellista Cecilia Radic e della pianista Laura Manzini, il meglio che sia uscito dalla scuola Walter Stauffer di Cremona, assieme all'Accademia di Imola, altra bella realtà musicale privata italiana. Il 9, al teatro Elfo, fanno tutt'uno con l'attrice Sonia Bergamasco in un programma teatral-musicale che ricompone il quadro musicale di una combinata con pochi pari, quella costituita da Clara Schumann, la pianista numero uno d'Ottocento, e dal marito Robert. Non solo per gli Schumann gli affetti furono il sale della vita professionale: Laura Gorna, per esempio, ha reso padre di due gemelli il violinista Salvatore Accardo (all'epoca 67enne). Accardo e la Gorna suonano il 17, all'Università Bocconi, impegnati in pagine per Quintetto di Schumann. È assistente pianistica di Accardo la concertista Maria Grazia Bellocchio, pianista dalla forte vocazione per la musica da camera e contemporanea. Il suo nome spicca infatti nel ciclo dedicato alla musica del presente. Suona oggi, ore 16, nella Chiesa di San Francesco con il Divertimento Ensemble. E' invece fortemente orientata verso il solismo Mariangela Vacatello, napoletana dal 1982, studi fra Imola, Milano e Londra.

E' fra gli artisti ospiti del ciclo Chopin & Schumann alla Galleria d'Arte Moderna, un recital da non perdere perché la Vacatello, mamma musicista e papà accordatore di pianoforte, è un’interprete con tutti i crismi.

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