Gli fa i complimenti, intanto lo stronca. Piero Fassino sbarca a Genova e si lascia andare in giudizi positivi sul presidente della Regione Claudio Burlando. Cita persino le elezioni del 2010 durante la recita del peana, quasi a voler incoronare il prossimo candidato per la sfida con Sandro Biasotti, fresco di investitura a Varazze. «Il giudizio del Partito Democratico sulloperato del presidente Burlando è che sta lavorando bene. Con lui in Liguria cè una guida solida, salda e sicura. Quindi guardiamo con fiducia alle elezioni del 2010 e al ruolo che Burlando potrà continuare a svolgere», si lascia andare lex segretario dei Ds al Teatro della Gioventù di Genova a margine dellincontro sul rilancio del Pd. Poi però il colpo dello scorpione, con il veleno nella coda. Buraldno ricandidato? Macché, o meglio, sì ma solo se vince le primarie. «Le primarie non sono mai una perdita di tempo - ha subito precisato Fassino - sono un meccanismo di partecipazione democratica per tutti i cittadini e ogni volta che le abbiamo utilizzate cè stato un riscontro straordinario; pertanto non posso escluderle in Liguria».
E lui? Il ricandidato in stand-by? A quel punto meglio spostare lattenzione nel campo avversario. «Il Pdl per scegliere Biasotti ha fatto gli Stati Generali dove mi risulta non tutti siano usciti soddisfatti - ha commentato Burlando - Il Pd userà metodi diversi, non so ancora se si tratterà di primarie.
Fassino Burlando candidato. Anzi, no
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