Adalberto Signore
da Roma
Dagli studi televisivi di Cè posta per te ai microfoni di Radio anche noi per spiegare e certificare lormai avvenuta metamorfosi da grigio funzionario di partito a principe azzurro della politica-show. Parla a lungo Piero Fassino nellormai consueto appuntamento del lunedì mattina con Pierluigi Diaco e torna senza esitazioni sulla sua serata in compagnia di Maria De Filippi. Perché quellincontro con la tata Elsa che non vedeva il suo «bel Pierino» da quarantanni e quelle lacrime sincere consacrate solo per un caso alle ragioni dellaudience sono state «unemozione grande».
E, quindi, si mettano le cose in chiaro. E si spieghi a chi, pure nel suo partito, ha visto nella scelta del segretario Ds uno sconfinamento nel trash che la verità è tuttaltra. Colpa soprattutto di «un atteggiamento un po diffidente e un po snobbistico verso le trasmissioni popolari», dice Fassino dai microfoni del gruppo Area. In realtà, ci tiene a precisare, trasmissioni come Cè posta per te «sono uno strumento per conoscere il Paese, il suo modo di pensare, di parlare e di guardare la vita». Insomma, se il leader Ds non usa la parola «educativo» poco ci manca. Con buona pace di chi fino a oggi ce lha avuta con il degrado della nostra televisione, con le lacrime in diretta e i reality. Certo, un po mette la mani avanti quando ci tiene a buttar lì che in fondo «sarebbe stato sbagliato non accogliere una sollecitazione a incontrare una persona che aveva il desiderio di farlo». Ma poi scivola nel paradosso aggiungendo che mai si sarebbe aspettato «lo share altissimo» che cè stato.
E così Piero Fassino inventa il Truman Show della politica. E come il personaggio magistralmente interpretato da Jim Carrey vive ogni momento della sua vita sotto locchio attento di cinquemila telecamere che lo fanno rimbalzare su tutto il pianeta ventiquattrore al giorno, così il segretario Ds concede affetti ed emozioni a uso e consumo dello share. «Cè unattenzione del pubblico - è la spiegazione che si dà Fassino - alla dimensione che riguarda le relazioni tra le persone, laffettività che noi spesso sottovalutiamo. La politica deve essere capace di vedere tutto questo, ma non per usarlo che sarebbe un errore».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.