Fastweb, bene il trimestre

Fastweb esce dalla bufera, accantona 70 milioni di euro per i rischi legati alla vicenda giudiziaria di false fatturazioni e riciclaggio su cui indaga la procura romana e guarda avanti. I soci hanno approvato il bilancio (chiuso con una perdita di 34 milioni di euro) e nominato il cda per il prossimo triennio confermando sia Carsten Schloter alla presidenza sia Stefano Parisi come consigliere. Le deleghe operative però restano all’ad di Swisscom, almeno finché Parisi resterà indagato. «I risultati del primo trimestre sono in linea con i target che abbiamo presentato al mercato - ha detto Schloter - Ora possiamo focalizzarci completamente sul mercato». E per il manager svizzero questo significa pensare a nuovi investimenti, ma nessuna strategia può essere programmata senza un quadro regolatorio che stabilisca le condizioni di investimento per gli stranieri. «Questa questione - ha detto Schloter - è molto più importante della questione dell’impatto economico della vicenda giudiziaria». La proposta dell’Agcom sull’aumento delle tariffe dell’unbundling non incentiva Telecom a investire nella rete di nuova generazione, anzi la porterà «a usare il rame fino alla fine del secolo», ha detto Schloter.
In occasione dell’assemblea Silvio Scaglia ha inviato una lettera aperta a Schloter tramite i suoi avvocati. L’ex numero uno dell’azienda di tlc, in carcere da 56 giorni, è contento che la società, scongiurato il commissariamento, possa finalmente riprendere la sua normale attività, grazie ai dipendenti che «sono stati un esempio di solidità e di determinazione nel difendere con orgoglio la loro azienda».

Scaglia si ritiene vittima di un ben congegnato raggiro e si proclama innocente e sicuro di poter provare la sua estraneità alle accuse. «La vicenda giudiziaria ha messo sotto stress tutta l’azienda - ha detto in assemblea Schloter - ma la motivazione dei nostri dipendenti è stata esemplare».