Fatebenefratelli Un pacemaker è compatibile con la Risonanza

Passi avanti nell’elettrostimolazione cardiaca. La risonanza magnetica non sarà più vietata ai portatori di pacemaker, grazie ad un nuovo dispositivo cardiaco che annulla del tutto i rischi di interferenze con i forti campi magnetici, prodotti dall’esame diagnostico. L’innovativo strumento, messo a punto dalla ricerca Medtronic, primo al mondo con queste caratteristiche e delle stesse dimensioni di quello standard, risulta «insensibile» ai campi magnetici grazie alle modifiche strutturali dei cateteri e dei circuiti del generatore apportate. A Milano l’Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico è tra le prime strutture italiane ed europee ad aver impiantato questo tipo di pacemaker. A beneficiarne un paziente di sesso maschile di 70 anni affetto da fibrillazione atriale ricorrente alternata a bradicardia. L’operazione chirurgica è stata eseguita dal dottor Guido Capella, responsabile dell’unità di elettrofisiologia e di elettrostimolazione dell’ospedale milanese. «Questo intervento – precisa Capella – è simile a quello per l’impianto del dispositivo tradizionale, con la stessa durata e senza rischi aggiuntivi. Consente però al paziente di sottoporsi ad una tecnica diagnostica fondamentale come la risonanza magnetica». In Italia i portatori di pacemaker sono oltre mezzo milione, più di 300 mila quelli ai quali finora è stato negato l’esame della risonanza. Sono 60mila i nuovi impianti ogni anno.

«Studi recenti hanno dimostrato che nel primo anno dopo l’impianto, il 17 per cento dei pazienti dovrebbe sottoporsi a risonanza per la diagnosi e la valutazione di patologie come tumori o malattie di ossa e articolazioni», precisa Capella.

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