Fatta la legge

Mi ha colpito una demarcazione che divide i giovani dagli esperti a proposito del disegno di legge sulle intercettazioni. Ma come, si allarmano i giovani, non si potranno più intercettare per estorsione, sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona e rapina? E gli altri: ma questi non sono problemi, per rendere intercettabili certi reati basta ipotizzarli come aggravati. Del tipo: la rapina non è intercettabile, ma quella aggravata sì; l’estorsione non è intercettabile, ma quella aggravata sì; prostituzione no, prostituzione minorile sì; sequestro di persona no, a scopo di estorsione sì. Eccetera. Dettaglio: sarà anche diffusa, ma è una prassi irregolare. È apparentata con la tecnica usata durante Mani pulite per infliggere carcere preventivo senza che ce ne fossero i presupposti. Se un tizio subirà probabilmente una condanna a meno di due anni, infatti, il carcere preventivo non andrebbe irrogato: sicché, a inizio indagine, si ipotizzavano reati abnormi e si poteva sbatterlo dentro lo stesso. Per modificare un capo d’imputazione, tanto, c’è sempre tempo.

Così, se a fine indagine il reato ipotizzato prevede la condizionale com’era facile prevedere, tu intanto l’hai arrestato lo stesso. Così, se a fine indagine il reato ipotizzato non prevedeva le intercettazioni com’era facile prevedere, tu intanto l’hai intercettato lo stesso. Si accettano scommesse.

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