Fatti due conti, è meglio farsi l'autista

Per tre minuti rappresenterò tre milio­n­i di italiani che sono o si sentono per­seguitati da Equitalia. Come voi ho il ter­rore di ritirare la posta, ci sono avvisi, mi­nacce, annunci di mazzate della Suddet­ta Signorina

Fatti due conti, è meglio farsi l'autista

Per tre minuti rappresenterò tre milio­n­i di italiani che sono o si sentono per­seguitati da Equitalia. Come voi ho il ter­rore di ritirare la posta, ci sono avvisi, mi­nacce, annunci di mazzate della Suddet­ta Signorina. Ho il terrore di prendere l’auto perché compirei un’attività crimi­nosa e assai costosa. Ho già versato svaria­te migliaia di euro al Minotauro, ma vana­mente. S’inventarono pure un’ipoteca sulla casa che liberai dietro pagamento di riscatto. Ma non fai in tempo a chiudere una partita che te ne esce un’altra.

C’è chi ha la meticolosa pazienza di rispondere punto per punto, ricorre, contesta. Io non ci riesco, sto male solo alla vista della car­tella, rimuovo. Ad aggravare la situazio­ne ho sul collo un pacco da 10mila euro di multe non mie, per aver tardato di un an­no un passaggio di proprietà auto. Vana­mente ho cercato di azzerare la situazio­ne, vorrei pagare tutte le pendenze ma senza quegli interessi da strozzino con cui sono decuplicate. Ma la manovra per ripianare il debito personale è vietata. Lo stillicidio di Equitalia mi ha portato a fare un bilancio di cittadino. Ero un citta­dino ligio e rispettoso, guido come guida­vo prima, anzi più raramente; le tre multe all’anno che mi piovevano le pagavo ap­pena arrivavano per non aver debiti.

Ma a un certo punto qualcosa successe, non ebbi accesso alla posta per qualche mese e poi mi giunsero a grappoli multe gonfia­te in modo impressionante. L’aggressio­ne diventò seriale e quotidiana, proprio mentre smettevo quasi l’uso dell’auto. Penso di abbandonare per sempre l’au­to e mi ha commosso sentire mio figlio, fresco guidatore, annunciarmi lo stesso proposito dopo una sventola di multe as­surde per una sosta fino al giorno prima permessa e per un limite di velocità in­franto alle 5 di mattina in città di soli 2km orari. Ho trovato in lui un rifiuto genetico­ereditario dell'oppressione, preferisce la rinuncia piuttosto che sentirsi sotto schiaffo.

Ho fatto due

conti e ho deciso che è meglio farsi l’autista part time.Spen­derei comunque meno piuttosto che mul­te, assicurazioni, tasse, benzina, stress e malesangue. Per risparmiare mi darò al lusso per non darmi alla criminalità.

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