Fatwa alla panna contro l’assessore anti gay

Milano - Una torta in faccia per Piergianni Prosperini e diecimila euro di premio all’intrepido che scaglierà la bomba calorica contro l’assessore lombardo allo Sport inventore della «garrota apache» per i gay. Quasi due metri di altezza per oltre cento chili, nominatosi scudiero dell’ortodossia cattolica, il politico di An è diventato l’oggetto di una taglia (diecimila euro per l’appunto) che è anche una fatwa, sia pure alla panna. A ideare la punizione Dacia Valent, ex poliziotta, ex europarlamentare comunista e adesso presidente della Islamic anti defamation league (Iadl), la Lega che difende la reputazione islamica scopiazzando i metodi della (quasi) omonima lega ebraica.
La colpa di Prosperini non è chiarita nell’editto, ma si fa presto ad immaginare che c’entrino qualcosa (oltre alle sue dichiarazioni contro i manifestanti del corteo gay colpevoli di aver dileggiato il Papa) gli inviti ripetutamente rivolti agli immigrati che non accettano valori e leggi italiane. È il noto ritornello camel, barcheta e te turnet a ca’, «cammello, barchetta e te ne torni a casa», che Prosperini rivolge con particolare piacere agli «infedeli» di religione islamica.
Tra i due è una bella gara a chi la spara più grossa per bucare il video (e la carta stampata). Lei, Dacia Valent, è diventata famosa quando era ancora in polizia per essere stata aggredita e insultata per il nero della sua pelle. Poi è tornata alla ribalta per motivi non sempre nobili, come quando ha ferito il convivente che voleva lasciarla o si è rifiutata di dare le generalità al controllore che l’aveva beccata sull’autobus senza biglietto. Ha raccolto critiche e dissociazioni anche dalla comunità islamica, che la considera una specie di parvenu perché da protestante si è convertita all’Islam solo nel 2003. Da allora, comunque, è attivissima nella causa musulmana. «Oriana Fallaci è al cospetto di Allah, dovrebbe preoccuparsi», il suo impietoso commento a caldo alla notizia della morte dell’autrice de «La rabbia e l’orgoglio».
Adesso la taglia, con tanto di foto pubblicata sul sito. «La Iadl offre a ogni democratico, italiano o straniero, musulmano, cristiano, ebreo, buddista o agnostico che sia, un assegno di 10mila euro». E «se il fortunato vincitore dovesse malauguratamente incappare in un’azione legale, potrà contare sull’assistenza gratuita di due legali della Iadl». Con una precisazione, indispensabile per non finire in tribunale con l’accusa di istigazione alla violenza: «La torta deve essere in materiale morbido e commestibile».
Inutile dire che il destinatario non l’ha presa bene. Dissimula armandosi di latino. «De minimis non curat praetor e anche io non mi occupo delle inezie», dichiara un compostissimo Prosperini.

«È un comportamento sciocco che si commenta da solo, non so che cosa non farebbe pur di farsi pubblicità». Mezzo gaudio solo il mal comune con personaggi importanti e famosi. Il video di Bill Gates con la faccia impiastricciata di panna impazza su internet. Proprio come i coloriti show di Prosperini.

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