Febbre suina, il Comune sdogana i baci

Innamorarsi (ancora) a Milano. Per ora, si può. Via libera del Comune, che a differenza di New York, la Spagna o altri Paesi, non lancia raccomandazioni o divieti alle effusioni in pubblico. Baci «sdoganati» sotto la Madonnina, anche ai tempi dell’influenza suina. Fare una campagna di dissuasione è «decisamente prematuro» ammette l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna. Per difendersi dal nuovo virus «è consigliabile un po’ di cautela quando si frequentano luoghi affollati come scuole, discoteche, mezzi pubblici, ma senza seminare panico». Per timore del virus, «non è che dobbiamo entrare tutti in clausura».
Per oggi comunque l’assessore ha convocato a Palazzo Marino la task force anti pandemia coordinata dalla dottoressa del Sacco, Maria Rita Gismondo, e riferirà l’esito al sindaco. Landi anticipa piuttosto che già questa mattina in giunta dovrebbe presentare una delibera per la vaccinazione di massa gratis contro l’influenza stagionale a tutti i dipendenti del Comune e delle controllate, come l’anno scorso. «Questa sarà ancora più importante - dice Landi - per ridurre le complicanze quando il virus stagionale si incrocerà con la nuova influenza, oltre che per diminuire il tasso di assenze. Vorremmo essere operativi per fine settembre».

Il consigliere della Lista Fo Basilio Rizzo ha chiesto invece al sindaco con un’interrogazione di reintrodurre la figura dei medici scolastici e di dotare la città di guardie mediche rionali e ambulatori mobili per velocizzare allentare la pressione sugli ospedali.

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