Federalismo fiscale? No, liceale

L’effetto straniamento sta per finire. Basta con il Liceo «Giuseppe Garibaldi» sito in piazza Po; mai più l’Istituto «Mazzini» in corso Alberto da Giussano. I nomi delle scuole, così come quelli delle strade, verranno decisi dai Comuni. Lo prevede il ddl presentato in Senato dal leghista Gianpaolo Vallardi: «Le scuole devono contribuire alla ricomposizione culturale e storico-geografica delle comunità locali - spiega -. Non ha senso intitolarle, a piacere degli insegnanti, a personalità estranee». Già, perché un conto sono i licei «Parini», «Berchet» o «Manzoni» di Milano, un conto la Scuola elementare «Goldoni» di Venezia; ma quando a Varese troviamo il Liceo «Gian Battista Vico» - un terùn! -, al territorio gira l’orgoglio.

E se proprio il preside ha la passione per Dante e Petrarca, potrà sempre dedicare loro delle singole aule. Il nome dell’istituto sarà invece scelto dal sindaco tra personalità locali illustri decedute da almeno dieci anni. In attesa di quello fiscale, ecco a voi il federalismo liceale.

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